Mercoledì 16 dicembre

di | 15 Dicembre 2015

avvento bose Michea 7, 8-13

8Non gioire di me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, il Signore sarà la mia luce. 9Sopporterò lo sdegno del Signore perché ho peccato contro di lui, finché egli tratti la mia causa e ristabilisca il mio diritto, finché mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia. 10La mia nemica lo vedrà e sarà coperta di vergogna, lei che mi diceva: «Dov’è il Signore, tuo Dio?». I miei occhi gioiranno nel vederla: sarà calpestata come fango della strada.1È il giorno in cui le tue mura saranno riedificate; in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini. 12In quel giorno si verrà a te dall’Assiria fino alle città dell’Egitto, dall’Egitto fino al Fiume, da mare a mare, da monte a monte. 13La terra diventerà un deserto a causa dei suoi abitanti, per il frutto delle loro azioni.

Commento

Siamo all’ultima parte del libro del profeta Michea. Questa volta le parole sono cariche di fiducia per la salvezza che porterà il Signore. Questa salvezza non è individuale, ma di tutto il popolo, di tutta la città. Al riguardo cercavo di far comprendere oggi ai ragazzi di scuola che ogni azione buona ha una sua valenza positiva su tutti come un azione malvagia ha una valenza negativa su tutti. Siamo tutti legati. Questo è il bene comune. Questa è la sorte comune di una città che spera nel Signore: il benessere buono per tutti i suoi abitanti. Per poter vedere la salvezza portata dal Signore agli abitanti di Gerusalemme viene chiesta la qualità della pazienza, della fedele perseveranza nel continuare ad operare il bene anche in mezzo alle tenebre. Addirittura il profeta Michea  sogna che la città possa essere completamente  ricostruita fin dalle sua mura e che questa città torni ad essere il centro del mondo, sconfiggendo le altre nazioni che sono il segno del male. Il profeta arriva qui. Noi sappiamo che Gesù bambino che nasce, atteso da tutti noi con perseveranza  è la nostra salvezza. non erigerà muri, ma aprirà porte. Non sconfiggerà uomini e donne, ma il male. L’attesa sta per finire, la fedele perseveranza nel bene sta per essere premiata. La speranza sta per trovare il suo compimento in Gesù che nasce.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che ogni giorno con perseveranza fanno il bene, costruendo città più umane.

 Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”».
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

5 pensieri su “Mercoledì 16 dicembre

  1. sr Rita

    “Non gioire di me, mia nemica. Se sono caduta, mi rialzerò” Per dire queste parole quando si è caduti in disgrazia, bisogna a vere un buon equilibrio psichico ed anche una certa dose di speranza. Come è facile infierire contro chi già sta sotto il peso del dolore, del male, del peccato…Eppure, è in queste situazioni che si ha bisogno di comprensione, di fiducia, di incoraggiamento. Bello poter credere che pur essendo caduti nel male ci si può rialzare…che dentro di noi, ma anche negli altri, c’è un potenziale di bene che può emergere in fioritura.
    Questa notte prego per Roger, un ragazzo di 21 anni morto oggi. Lunedi scorso ha avuto un incidente di moto contro un’auto. Una professoressa di 21 è morta sul colpo e lui è vissuto fino ad oggi. Un ragazzo che assieme a sei fratelli è stato per anni nell’istituto Piamarta in seguito alla morte della mamma. Per lui e per la sua famiglia ci sia un tenero abbraccio del Signore.

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  2. Elena

    Vorrei pregare insieme a voi secondo le intenzioni manifeste e segrete di ciascuno. Vorrei pregareper chi non smette mai di sperare che il bene, il bello ed il buono di ciascuno possa nutrire la vita dell’ essere umano. Di tutti gli esseri umani.
    Elena

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  3. Laura

    Sperare nella venuta del Signore ogni giorno nella nostra vita vuol dire saper tenere acceso dentro di sé, una luce che illumina anche i giorni bui.. non sempre è facile , ma meditando la parola del Signore possiamo profondamente assaporare che ciò è possibile ! Mi unisco alle vostre preghiere sperando che i cuori trafitti dal dolore, possano essere consolati.

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  4. sr simona

    ciao a tutti …. vi saluto da Napoli dove il tema del bene comune è uno dei grandi problemi di questa terra dove ciò che è di tutti è di nessuno, le strade, le aiuole, i cassonetti dei rifiuti danno alla casa comune un aspetto trascurato … lo si nota più nelle periferie e meno verso il centro, più nei luoghi della povertà là dove arriva meno l’attenzione di chi governa il bene pubblico quindi la trascuratezza diventa chiusura quasi reazione silenziosa di fronte all’indifferenza pubblica …. prego perché la povertà sia una priorità nelle riflessioni e nelle azioni di governo perché il bene comune ha bisogno che il bene sia accessibile a tutti per garantire una vita dignitosa che sola rende capace di guardare fuori da se … al bene di tutti.

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  5. sr.Alida

    “Se sono caduta,mi rialzerò…Il Signore sarà la mia luce!”E’ potente la possibilità ,che Egli dona a tutti e ciascuno di rialzarsi di ricominciare sempre….Egli stesso ci aiuti a crederlo,così come siamo,in ogni situazione ….Sopratutto per chi è piu’ in difficoltà e con piu’ dolore…La speranza ,la forza ,trovi il suo compimento nel rinnovare il mistero del Natale Di cuore mi unisco ad ogni intenzione,e prego.

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