mercoledì 15 aprile

di | 14 Aprile 2015

Giovanni 3,16-21

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Commento

Interessante una cosa tutta particolare circa il brano di Vangelo di oggi. Gesù dice a Nicodemo che Dio non giudica questo mondo, ma ama questo mondo. Questo “mondo”, con tutte le sue terribili strutture di pensiero, di ingiustizia codificata, di religioni giustificanti la violenza del potere…, questo “mondo” Dio lo ama, al punto che l’invio del Figlio tra noi è la prova suprema ed evidente di tale amore. Questo mondo è visitato dall’amore di Dio. Egli lo riempie e lo avvolge con il sacrificio d’amore del Figlio!  L’amore di Dio libera il mondo dall’idolo e da ogni male. Però resta  certo che la condizione del mondo non ha come conseguenza un semplice giudizio di condanna, ma l’intervento divino per la salvezza del mondo stesso. Questo è decisivo per comprendere l’agire divino e l’atteggiamento che Dio chiede a noi. L’unico giudizio che Dio conosce di questo mondo è semplicemente quello della salvezza, della luce. Infatti, “chiunque fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità VIENE VERSO LA LUCE…e, appunto, viene verso la luce confessando i suoi peccati. La Chiesa stessa, intesa nella sua forma concreta e storica, è “santa” se e perché, incessantemente illuminata dal Vangelo, incessantemente confessa i suoi peccati. Si è “santi” solo perché si è “salvati”.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che ogni giorno operano a favore della pace e della giustizia.

2 pensieri su “mercoledì 15 aprile

  1. Anonimo

    Verità e luce. Un binomio bello, intrigante e impegnativo. La verità di Dio è il Verbo diventato uomo-Gesù. La Luce è lo stesso figlio di Dio venuto nel buio di molte notti per aprire spazi di salvezza, di speranza. Il dialogo di Gesù con Nicodemo non finisce di stupire. Gesù sta rivelando a quest’uomo, che va da lui di notte, i confini sconfinati della Luce, della Salvezza. Amare fino a dare il proprio figlio! Normalmente si pensa che uno arriva ad amare suo figlio fino a dare tutto il possibile, Qui Dio ama l’uomo fino a dare il FIGLIO. E Dio non è crudele col FIGLIO: lo ama e lo apprezza tanto da affidare a LUi solo il compito di rivelare all’uomo, anche a noi oggi, quanto lo ama. Chiedo una preghiera per AnaLucia, membro della Fraternità Luigi Palazzolo, di Uniao da Vitoria,che venerdì verrà operata di tumore alla testa. Si pensava un ictus invece è ben altro.

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