mercoledì 14 marzo

di | 13 Marzo 2018

profeta geremia icona Ger 16,16-21                                         

16 Ecco, io invierò numerosi pescatori – dice il Signore – che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17 poiché i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18 Innanzi tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini”.19 Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno i popoli dalle estremità della terra e diranno: “I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, vanità che non giovano a nulla”. 20 Può forse l’uomo fabbricarsi dèi? Ma questi non sono dèi! 21 Perciò, ecco io mostrerò loro, rivolgerò loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore.

Commento

Chi sono questi pescatori e cacciatori? Non sono altro che gli invasori caldei. Essi sono strumento dell’occhio stesso di Dio, che vuole raggiungere e “pescare” tutti i suoi figli. Il v.17 ci ricorda quanto egli conosca tutti gli abissi del cuore umano e nulla gli sfugga: tutti abbiamo sperimentato questo sguardo potente e penetrante del Signore. Poi si parla di un “ripagherò”. Esso ha il significato di una vendetta, di una restituzione, di un far giustizia. Anche qui non possiamo ignorare la “lettura cristiana” che porterà il Figlio di Dio a “pagare” per tutti noi. E si può dilatare il senso di quel “pagamento doppio” nella considerazione che la misericordia divina, compiuta nella croce di Gesù Cristo, è per noi fonte di una “doppia” grazia: la liberazione dal male e dalla morte; e la nuova vita di figli di Dio. come sempre la voce del profeta non è solo per il popolo di Israele, ma per tutti i popoli della terra, perché guardando quanto è successo a Gerusalemme possano imparare quale è il vero nome di Dio.

Preghiamo

Preghiamo per Natalia che ci ha lasciato. Per il papà di Federica, lo zio di Nico. E poi Bruno e Francesco.

3 pensieri su “mercoledì 14 marzo

  1. . Elena

    Signore, mia forza e mia difesa,mio rifugio… nulla è sconosciuto al tuo sguardo potente. Tu sei Signore di ognuno, di ogni cosa. Possiamo godere della tua vicinanza e del tuo amore, ancora e nonostante tutto! Preghiamo per per le persone che ci lasciano, ricordo anche Maurizio, e per quelle che sono nella fragilità, nella sofferenza e nell’incertezza!

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  2. srAlida

    Essi sapranno che il mio nome è il Signore…… che conosce gli abissi del cuore umano e nulla gli sfugge.. Sperimentare il Suo sguardo Signore forza e rifugio nella tribolazione …Gesù Suo
    figlio paga per tutti,per ridarci la nuova vita di figli ..Ringrazio di nuovo il Signore,per le non poche possibilità di cammino e con voi prego per Natalia ,Federica, lo zio di Nico, Bruno e Francesco

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  3. Rita

    Sapranno che il mio nome è il Signore. Sapere vuol dire aver sperimentato. Signore desidero sapere ancor meglio che tu sei il Signore.

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