mercoledì 14 aprile

di | 13 Aprile 2021

fil 1,12-20

12Desidero che sappiate, fratelli, come le mie vicende si siano volte piuttosto per il progresso del Vangelo, 13al punto che, in tutto il palazzo del pretorio e dovunque, si sa che io sono prigioniero per Cristo. 14In tal modo la maggior parte dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, ancor più ardiscono annunciare senza timore la Parola. 15Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti. 16Questi lo fanno per amore, sapendo che io sono stato incaricato della difesa del Vangelo; 17quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni non rette, pensando di accrescere dolore alle mie catene. 18Ma questo che importa? Purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene. 19 So infatti che questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, 20secondo la mia ardente attesa e la speranza che in nulla rimarrò deluso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.

Commento

Paolo come abbiamo visto si trova in prigione. La cosa interessante e profonda è che lui dalla prigione più volte dichiara che tutto questo è successo per la testimonianza che lui ha dato di Gesù. l’esperienza dell’uomo Gesù rimane al centro delle sue parole, ed anche in prigione non viene meno a questa sua esperienza totalizzante che è l’incontro con il Signore. Il centro non è la sua persona, ma il vangelo, gli altri, Gesù. Lui ama Cristo e ama i fratelli: se il suo essere in prigione aiuta questa causa, lui è contento. Quindi, invece di lamentarsi e piangere sulla sua prigione è contento. I fratelli, poi, hanno fiducia, perché dicono che, pur potendo finire in prigione o uccisi, ciò che conta è se viviamo davvero il vangelo e se viviamo davvero da uomini liberi. Quindi lo stesso essere in prigione e la testimonianza del martirio dà coraggio agli altri.  È chiaro che viene spontanea una domanda per tutti noi: cos’è che vuoi dalla vita? Se ami davvero il Signore e i fratelli allora hai come unità di misura questo amore e agisci in base a quello. Sapersi dimenticare del proprio io a questo livello è la cosa più grossa, se uno è normale: vuol dire avere un amore tanto grande che tutto il resto è misurato su questo.

Preghiamo

Preghiamo per chi soffre a causa del vangelo.

2 pensieri su “mercoledì 14 aprile

  1. Elena

    Portare testimonianza e vivere da testimoni del Cristo ogni giorno… A noi oggi viene chiesto in un modo diverso, ma non meno impegnativo. Preghiamo per essere cristiani coerenti e fedeli e per quanti ancora oggi vengono perseguitati perché testimoni di una fede.

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  2. sr Alida

    Agire in base all’amore per Dio e per i fratelli… Aiutaci Signore ad avere il coraggio di Paolo mi unisco alla preghiera per chi soffre per il Vangelo chiedo preghiera per i malati di Covid e in particolare per le suore d
    Ella nostra famiglia palazzoliana grazie.

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