mercoledì 13 novembre

di | 12 Novembre 2019

Luca Lc 1,26-38   

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». 34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Commento

Come in uno specchio ecco il racconto dell’annunciazione a Maria. Lei in qualche modo si rispecchia in Elisabetta, sua parente. Due storie diverse, ma rese vicine dalla volontà di credere al Dio dell’impossibile. In una terra ai margini della Palestina, in un villaggio insignificante, in una casa semplice e sconosciuta, in una famiglia quotidiana si realizza il mistero dell’umanizzazione di Dio: Dio, l’eterno, si fa mortale, il forte si fa debole, il celeste si fa terrestre. Questo evento inaudito e impossibile per noi umani, è avvenuto perché “tutto è possibile a Dio”, ma come raccontarlo? La verità da esprimere è che un uomo come Gesù, il Figlio di Dio divenuto carne mortale, solo Dio ce lo poteva dare. Non poteva essere il frutto di volontà umana, non poteva essere generato dalla sola umanità, non poteva essere semplicemente il figlio di una coppia umana. Ed ecco, per rivelare la verità profonda di questo evento, al di là di ciò che risultava visibile agli occhi della gente di Nazaret, una narrazione che cerca di dirci come Dio è intervenuto e ha agito, come Gesù è un dono che solo Dio poteva darci. A una giovane donna ebrea, chiamata Maria, Dio guarda con amore, fino a sentirla e proclamarla come “amata”, “riempita e trasformata dalla sua grazia, dal suo amore”. Dio le fa sentire la sua presenza, la sua vicinanza, le fa sentire che “è con lei”, per questo Maria deve rallegrarsi. E Maria crede al Dio dell’impossibile e inizia con Lei e Gesù una storia nuova

Preghiamo

Preghiamo per la Bolivia

4 pensieri su “mercoledì 13 novembre

  1. sr Alida

    TROVARE GRAZIA PRESSO DIO,nel nostro vivere quotidiano è una grande opportunità ,la superficie spesso mi porta via l’Essenziale ,che vi è pure nel nostri gesti più semplici …dove ci sono annunci di bene,donaci Signore questo silenzio che parla ,che sconfigge il male in noi e attorno a noi ,per cogliere la novità di ogni giorno e credere a Te ,Dio dell’impossibile ,che diventi umanità con noi,e nei nostri limiti più oscuri .Accogli i nostri piccoli si …che per Tua grazia possiamo dire .Ci soccorra Maria che hai scelto Madre del Tuo Figlio .Preghiamo per la Bolivia ,per la salute di Alessandro ,per quanti si affidano alla nostra preghiera .

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  2. Elena

    Nulla è impossibile a Dio…
    Nella vita mi piace ricordare spesso questa cosa, che mi dà il senso della finitezza delle nostre piccole vite e l’immenso amore “potente” di Dio. E mi dà sicurezza il sapere questo…
    Prego per la Bolivia nei suoi tempi difficili. Per una bimba nuova arrivata nella mia scuola e per quanti chiedono un ricordo nella preghiera.

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  3. sr Alida

    Una preghiera per la nuova bimba della scuola e per sr Marilina nostra Madre Generale nel giorno del suo compleanno ,le doni il Signore la luce della Sua sapienza e la custodisca nel cammino ….le faccia dono di ogni bene

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  4. Sr Rita

    L’annunciazione a Maria ci dice come DIO sappia “rimpicciolirsi” per stare con noi. Una possibilità offerta anche a noi che a volte ci sentiamo così grandi da non saperci chinare sui piccoli che hanno bisogno di prossimità umana.

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