mercoledì 12 agosto

di | 11 Agosto 2015

home2Esodo  32,15-29

15 Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall’altra. 16 Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole. 17 Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: «C’è rumore di battaglia nell’accampamento». 18 Ma rispose Mosè: «Non è il grido di chi canta: Vittoria! Non è il grido di chi canta: Disfatta! Il grido di chi canta a due cori io sento». 19 Quando si fu avvicinato all’accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l’ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. 20 Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell’acqua e la fece trangugiare agli Israeliti. 21 Mosè disse ad Aronne: «Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l’abbia gravato di un peccato così grande?». 22 Aronne rispose: «Non si accenda l’ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è inclinato al male. 23 Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l’uomo che ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. 24 Allora io dissi: Chi ha dell’oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io l’ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello». 25 Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro avversari. 26 Mosè si pose alla porta dell’accampamento e disse: «Chi sta con il Signore, venga da me!». Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. 27 Gridò loro: «Dice il Signore, il Dio d’Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell’accampamento da una porta all’altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente». 28 I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. 29 Allora Mosè disse: «Ricevete oggi l’investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione».

Commento

Le tavole della legge sono sante e questo accentua il contrasto che emergerà dal confronto con la festa pagana di Israele. C’è come un crescendo di drammaticità nell’episodio: progressivamente il disastro si manifesta, e anche l’intervento di Giosuè contribuisce a sottolineare la consapevolezza sempre più accentuata di Mosè: non sono i suoni e i canti di una battagli, ma quelli di una festa!  Le tavole spezzate sembrano gridare la sconfitta storica della Parola di Dio. Come sempre, i nemici non sono all’esterno, ma dentro il popolo stesso! Ora i ruoli sono invertiti: Dio è il misericordioso, Mosè , il grande intercessore, ora deve operare la purificazione del popolo che si è abbandonato all’idolatria. E per primo viene colpito l’idolo stesso, frantumato sino a farlo scomparire nelle gole degli idolatri. Poi c’è il rimprovero ad Aronne.  Egli sembra giustificarsi, forse con qualche bugia. Racconta infatti quanto è successo, ma sembra quasi che Aronne non è stato in grado di tenere sotto controllo la situazione.  Resta in ogni modo notevole il fatto che evidenzia come l’idolo una volta liberato emerge da solo e invade tutta la scena. È come una diga che si spacca e l’acqua travolge tutto e tutti. Se promuovi anche solo minimamente la presenza dell’idolo, quello viene avanti da solo e invade l’uomo fino a renderlo schiavo del suo idolo. Nel testo è anche raccontata  la purificazione e la punizione dei colpevoli. Si tratta di una scena di forte violenza. Provo a dire la mia. Non è una spiegazione del testo, ma un’intuizione.  Faccio un esempio: quando l’idolo d’oro – ricchezza è liberato le conseguenze negative sono incalcolabili. Ed anche chi prova a fermare l’idolo ricchezza si trova come a fare scelte durissime, incalcolabili. Il mondo moderno è un’immagine chiara di cosa vuol dire  accondiscendere all’idolo ricchezza.  Il Dio di Gesù Cristo ferma l’idolo con l’amore e la misericordia. Penso che a noi uomini e donne conviene che impariamo a prevenire, a vigilare perché ogni forma di idolatria non si scateni in maniera incontrollabile, perché poi tutto diventa troppo complicato da gestire, anche la purificazione dall’idolo.

Preghiamo

In questi giorni sono diversi i racconti di giovani e adolescenti che perdono la vita divertendosi. Preghiamo per loro e loro famiglie.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.  In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

3 pensieri su “mercoledì 12 agosto

  1. sr Rita

    E’ più acile farsi un dio con le proprie mani piuttosto che accogliere il DIO VIVENTE. Il mio dio, fatto da me, lo posso dominare, condurre, Il DIO altissimo è il SIGNORE da conoscere, accettare lasciando che sia Lui a “dominare” la mia vita. Chi segue l’idolo continua ad essere schiavo; chi segue DIO cammina verso la libertà. Una promessa, quella di Dio al popolo di Israele, che non sta nei tempi di attesa del popolo. Una Promessa che arriva secondo parametri divini. Ci doni il Signore la sapiente vigilanza e l’umile attesa per entrare nella Promessa. Oggi prego per Ana Lucia che ha avuto una terribile ricaduta, tre mesi dopo l’intervento per un tumore cerebrale.

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  2. Luca

    Mi lascia un po’ perplesso questo Mosè che, dopo aver interceduto presso Dio per il popolo, si abbandona all’ira. Di più: l’ultima parola di Dio è stata di misericordia, e sembra che Mosè se ne serva invece per una vendetta che ha molto di umano. Ecco qui, a mio parere, l’esempio di come è veramente facile, anche per un uomo di Dio, piegare la parola ai propri interessi, per quanto mossi da alti ideali: Dio aveva perdonato, Mosè nel nome di Dio uccide.

    Mi unisco alle vostre preghiere per i giovani di oggi con un gran vuoto dentro.

    Buona giornata!

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  3. Elena

    Entrambe le letture della Parola odierna mi sollecitano su un termine :ASCOLTO.
    L’uomo israelita di Mosè non ascolta, chi ha bisogno di altri idoli non è in grado di ascoltare e perciò di riconoscere ed accogliere il messaggio salvifico che viene dalla fonte stessa dell’Amore: Dio!
    L’uomo del Vangelo di Gesù non ascolta, non riconosce e non accoglie la Parola che indica una via semplice e complicatissima: la salvezza.
    Mentre ero negli Stati Uniti ho visitato la città di Las Vegas e Hollywood. L’idolatria di questi posti è assolutamente palese…. e sconvolgente! Sono stata abbastanza male! Anche se non nego che questi luoghi così particolari e “rilucenti” come il vitello d’oro, nutrano un certo fascino.
    Denaro, ricchezza, opulenza, potere, sesso, prostituzione, immagine, apparenza,alcool…. sono numerosissimi gli idoli della gente. Ed è facilissimo rimanerne sedotti, incantati…. Sembra tutto così semplice, così accessibile, così bello…. Porte aperte, gentilezza, accoglienza, sorrisi…. sembra tanto bello…. Ma se guardi negli occhi le persone, se le guardi davvero, vedi tanta stanchezza, tanta fatica, tanta tristezza, tanta disillusione, tante speranze infrante, tanti sogni irrangiungibili, tanto sfacelo…. Occorre guardare ed ascoltare….
    Un amico che ha lavorato anni a Las Vegas è stato salvato dalla spiritualità della moglie che ha trovato la forza ed il coraggio di infrangere quegli idoli e trasferirsi in un posto tranquillo e sereno. Non più alcool esagerato, non più gioco, tante attività nella chiesa e per la parrocchia ed una rinascita fisica e spirituale. Un’energia vitale di cui ho goduto pienamente con una gioia profonda! Una vita nuova nell’amore reciproco e verso gli altri…
    Dov’è il nostro Dio????
    Prego con voi per Ana Lucia, per i giovani falciati durante i momenti di svago e per le loro famiglie e chiedo una preghiera per Norberto che ha scoperto di avere un cancro. Che il Padre della vita ci dia la forza di vivere con dignità questa vita che ci è stata affidata.
    Elena

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