martedì 9 maggio

di | 8 Maggio 2017

 

Matteo  20,17-19

17 Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: 18 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte 19 e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».

 Commento

Ecco il terzo annuncio della pasqua da parte di Gesù. Il terzo annuncio della sua passione morte e resurrezione. Gesù sale con i suoi discepoli a Gerusalemme e in quel cammino li prende in disparte. Quasi a dire che in quella vicenda della croce i suoi amici ne sono pienamente  coinvolti. Tutti noi amici del signore siamo presi da questa sua passione! Vi è come una duplice consegna di Gesù: ai sacerdoti e ai pagani. Quasi a dire che Gesù è consegnato a tutta l’umanità. L’opera della Pasqua coinvolge tutti: uomini, donne credenti e non credenti, uomini della prima ora e uomini dell’ultima ora, perché tutti come Gesù siamo chiamati a donare la vita. Ci sarà chi celebrerà la sua Pasqua in modi eroici e clamorosi, e chi la consumerà nell’orizzonte semplice e dimesso di una vita ordinaria. Sarà l’opera anche di coloro che come all’improvviso si “convertiranno” a Gesù e da suoi aggressori e uccisori diverranno per grazia di Dio suoi compagni di strada accomunati e salvati dal loro morire con Lui per risorgere con Lui.

Preghiamo

Preghiamo per Matteo

3 pensieri su “martedì 9 maggio

  1. . Elena

    Come comprendere le parole che presagiscono una morte imminente , terribile, e poi una risurrezione? Come farle entrare nel cuore e poi ricordarsene al momento in cui ciò accade? Come accettare la perdita di un amico , di una persona amata, ed il profondo sgomento che la accompagna? Come fidarsi di Dio che tutto può? Forse solo attraversando e vivendo giornata dopo giornata la vita e la sua passione, forse solo aderendo e facendo propria l’esperienza del Cristo e della sua croce, messa nella nostra via, in.forma e misura diversa, ma comunque sempre presente. Una croce sempre difficile da abbracciare, ma che resta la cosa che ci permette di sperimentare la presenza costante e salvifica del Signore. Solo, Signore, dammi la forza per portarla….
    Vorrei pregare per tutte le persone che lasciano la propria vita per mare e per terra partendo nella speranza di una vita migliore. E per Matteo.

    Rispondi
  2. sr Alida

    Mi prende questo pensiero: Gesu’ si consegna a tutta l’umanità ,e coinvolge tutti ,chiamati a celebrare la Pasqua nel semplice orizzonte della vita ordinaria ..”Il Signore è il buon Pastore nulla mi può mancare ” Mancherebbe certo qualcosa se non ci fosse quello spazio di croce ,permesso al quotidiano .Mentre chiedo a Lui coraggio e umiltà per seguirlo prego per Matteo ,per chi perde la vita in mare e sulla terra,e per le intenzioni che abbiamo in cuore .

    Rispondi
  3. sr Rita

    Impressionante il distacco con cui Gesù parla della sua passione, morte e resurrezione. Sarà perché da sempre LUI si è già consegnato al Padre?

    Rispondi

Rispondi a sr Alida Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.