martedì 9 febbraio

di | 8 Febbraio 2016

la stella del mattinoSofonia  2,12-15                                                                        

12 «Anche voi, Etiopi, sarete trafitti dalla mia spada». 13 Stenderà la mano anche al settentrione e distruggerà Assur, farà di Ninive una desolazione, arida come il deserto. 14 Alloggeranno in mezzo a lei, a branchi, tutti gli animali della valle. Anche il pellicano, anche il riccio albergheranno nei suoi capitelli; il gufo striderà sulle finestre e il corvo sulle soglie. 15 È questa la città gaudente che si sentiva sicura e che pensava: «Io e non altri all’infuori di me»? Come mai è diventata un deserto, un rifugio di animali? Chiunque le passa vicino fischia e agita la mano.

commento

Dopo il nemico “in casa”, cioè i filistei, e dopo il nemico “tra i parenti” (Moabiti e Ammoniti sono discendenti di Lot), ecco i “grandi” della terra: l’Egitto, qui ora presentato come “Etiopia”, perché governato da una stirpe etiope, e il grande tradizionale “nemico”, il grande impero assiro babilonese.  nel testo  viene citata la spada di Dio: “la mia spada”, con la quale saranno trafitti i nemici. Può essere interessante ricordare di che tipo di spada si tratta e che significato può avere tale strumento che generalmente è di morte. nel vangelo si dice che Gesù non è venuto a portare la pace ma la spada La sua spada è la Parola di Dio, spada che arriva fino alle midolla, parola che arriva al cuore dell’uomo, parola che  è la volontà del Padre che  chiede a Gesù di assumere il calice del sacrificio.  la spada di Ninive invece non è la parola, ma la spada della violenza che nasce dall’ autoidolatria del potere mondano che porta la città alla desolazione, la spada del  potere imperiale che  si attribuisce quello che è solo di Dio, affermando: “Io e non altri fuori di me”. i profeti sono chiamati a denunciare con una parola che è spada tagliente l’illegittimità di questa autoglorificazione del potere imperiale.  nella sua Passione il Signore rivendicherà di fronte a Pilato l’unica fonte vera di ogni potere  “Tu non avresti nessun potere su di me se non ti fosse stato dato dall’alto”). ecco la forza simbolica della spada nella sacra scrittura: spada parola che arriva al cuore dell’uomo, spada parola che denuncia il male, mai spada che uccide.

preghiamo

preghiamo per chi soffre perchè è solo.

dal vangelo secondo Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».  E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

4 pensieri su “martedì 9 febbraio

  1. Elena

    Mi tornava l’mmagine dell’investitura dei cavalieri. Il re toccava con spada i suoi eletti,.i suoi fedelissimi e li rivestiva della sua fiducia, poi li inviava per suo conto nel reame.
    La spada per noi è strumento di violenza e di morte, ma è anche il segno di regalità. Un potere dato dall’alto. Si può morire del proprio potere? Della propria arroganza , della.propria ambizione , del proprio senso di onnipotenza e della propria autoproclamazione? Direi proprio di sì, perché la vita non ci appartiene, ci viene dall’alto e noi siamo solo uomini. Dio è il Signore della vita, ma spesso ce lo.dimentichiamo e la spada che ci viene consegnata dal “Re”,’che ci ha scelti, a volte è un giocattolo pericoloso nelle nostre mani.
    Prego con voi per chi è solo e sofferente. Elena

    Rispondi
  2. Luca

    Un benvenuto al piccolo Federico, e una benedizione del Signore per Diego e Patrizia che hanno nuovamente aperto la porta alla Vita.

    Buona giornata a tutti!

    Rispondi
  3. sr Rita

    Mi unisco alle intenzioni di preghiera e ne chiedo una per il papà di Sr Simona Locatelli nativa di Berbenno, che è gravissimo in seguito a una caduta e successivo intervento chirurgico.

    Rispondi
  4. sr.Alida

    Una comprensione difficile della Parola di oggi…mi fa pensare una delle frasi del commento di don Sandro:spada Parola che arriva al cuore dell’uomo,spada che denuncia il male,mai spada che uccide,come quando si dice la vendetta di Dio è l’amore? Nella Passione del Figlio…Buona quaresima! Auguri e benedizione al piccolo Federico,a Diego e Patrizia.Ricordo e affido al Signore il papà di sr. Simona L.,e chi soffre da solo.

    Rispondi

Rispondi a sr Rita Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.