martedì 9 agosto

di | 8 Agosto 2022

Gv.15,11-17

11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Commento

La gioia che Gesù sperimenta è la pienezza della gioia, è la gioia che nasce dal fatto di aver realizzato pienamente la vita, di aver realizzato quello che il padre gli ha chiesto. Gesù sperimenta questa gioia perché ha compiuto l’opera che il Padre gli ha affidato, ed è questa gioia che egli dona a chi accoglie il suo amore. Se noi viviamo e mettiamo in pratica il comandamento dell’amore vicendevole possiamo anche noi sperimentare la stessa gioia. Poi Gesù prende un detto molto diffuso nell’antichità e lo attribuisce a se stesso, il detto è questo . 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Mentre questo detto nell’antichità veniva detto da un maestro ed era attribuito ad altri, qui Gesù lo riferisce a se stesso. Lui è il maestro che dona la vita. Questo ci fa diventare non più servi ma amici, siamo amici del Signore perché Lui ha donato la vita per noi, in questo dono si crea un profondo legame tra noi e il Signore. Possiamo chiamare questo capitolo come il capitolo della comunione, del dono, dell’amicizia tra noi e il padre.

Preghiamo

Preghiamo per Massimo

Un pensiero su “martedì 9 agosto

  1. sr Alida

    Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi, non vi chiamo servi ma amici… Sempre in forza della misura in cui ci uniamo al Signore siamo amici, in questa amicizia siamo presi a servizio per la cura di ciascuno. Prendersi cura.. è rispondere all’amore è sapersi amati per amare.. Ci aiuti il Signore e Maria sua madre in questo cammino terreno. Una preghiera per Massimo

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