Martedì 8 maggio

di | 8 Maggio 2018

profeta geremia iconaGer 32,1-25                                              

1 Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell’anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell’anno decimo ottavo di Nabucodònosor. 2 L’esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nell’atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3 e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: “Perché profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la occuperà; 4 Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Babilonia e parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; 5 egli condurrà Sedecìa in Babilonia dove egli resterà finché io non lo visiterò – oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla”? 6 Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7 “Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per dirti: Còmprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo”. 8 Venne dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell’atrio della prigione e mi disse: “Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Còmpratelo!”. Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 9 e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d’argento. 10 Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l’argento sulla stadera. 11 Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le prescrizioni della legge. 12 Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di Canamèl figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell’atrio della prigione. 13 Diedi poi a Baruc quest’ordine: 14 “Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo. 15 Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo paese”. 16 Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: 17 “Ah, Signore Dio, tu hai fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. 18 Tu usi misericordia con mille e fai subire la pena dell’iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli eserciti. 19 Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. 20 Tu hai operato segni e miracoli nel paese di Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21 Tu hai fatto uscire dall’Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande spavento. 22 Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele.23 Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure. 24 Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l’assediano con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25 E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei”.

Commento

Il potere e i potenti sono “ciechi” vedono soltanto il loro interesse. È quanto succede a Sedecia che fa mettere in prigione Geremia perché profetizza solo sventura contro gli interessi del re stesso e della sua corte. Ma anche dalla prigione la voce profetica non può tacere. Non c’è luogo dove tale profezia può essere spezzata. Ora la profezia passa attraverso un segno, il segno profetico potremmo dire. Dalla prigione Geremia in un tempo in cui si parla solo di esilio e di fine egli compra un terreno perché pensa al suo futuro e a quello del sua città. Egli compie un gesto di fiducia proprio quando gli uomini sono esposti alla disperazione.  Questo gesto precede la preghiera di Geremia. Essa ci dice che egli non è una specie di mago o di superman, ma vive completamente immerso nella storia del suo popolo, storia che egli accoglie con profonda fede dalla mano stessa di Dio. Ecco perché lui per primo si pone in preghiera, ricorda le meraviglie di Dio e le infedeltà del popolo, e quindi chiede che sia Dio stesso a illuminare il gesto dell’acquisto del campo, nel quale Geremia ha visto la manifestazione della volontà del Signore, e che ora deve essere illuminato da Dio stesso.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli animatori che iniziano la preparazione al cre.

6 pensieri su “Martedì 8 maggio

  1. srAlida

    Vivere nella storia del proprio popolo …con preghiera fede e fiducia nell’amore di Dio,,è quello che è concesso vivere a ciascuno di noi ,nella gratitudine di questo dono ,per gli educatori che si preparano al cre…per la mamma di sr Barbara

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  2. sr Rita

    E’ importante l’osservazione che non c’è prigione che possa spegnere la profezia. Avere occhi aperti sul futuro promettente quando il presente è arido o colmo di pericoli…è proprio da Dio. Preghiamo per tutti coloro che vivono il dolore e la fatica come maledizione. Possano trovarvi anche un pizzico di speranza e profezia.

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  3. . Elena

    La fiducia assoluta in Dio fa fare le cose più impensabili, ma anche quelle più importanti e significative per noi. Compie miracoli…. miracoli ordinari nella vita ordinaria. Preghiamo per la mamma di sr Barbara, per gli animatori del cre, per Silvia e Stefano che oggi festeggiano 25 anni di matrimonio
    Preghiamo per chi soffre ogni giorno e non riesce più a cogliere la speranza e la luce.

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  4. Luca

    Forse forzando un po’, nel dubbio/ speranza di Geremia vedo anticipato quello di Maria nell’annunciazione.
    Dio propone, prospetta cose difficili da comprendere, e credo che ci sia chiesta non una fede cieca, ma un sano dubbio umano condito di speranza che è affidamento fiducioso.
    Buona giornata a tutti!

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  5. Anna

    Non c’è prigionia che possa spegnere una profezia e io la interpreto come speranza in Dio e nella Fede che che ci sostiene in ogni momento sia bello che brutto.
    Chiedo una preghiera particolare a tutti voi che sia profezia in un momento oscuro.
    Che Dio illumini i nostri cammini sempre e dovunque.

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