martedì 8 giugno

di | 7 Giugno 2021

Lc. 5,27-32

27 Dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». 28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo. 29 Levi gli preparò un grande banchetto in casa sua; e una gran folla di pubblicani e di altre persone erano a tavola con loro. 30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?» 31 Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensì i malati. 32 Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento».

Commento

Come prima cosa mi colpisce questo continuo uscire del Signore. Esce per cercare i peccatori, esce per cercare chi è perso nella vita, esce da se per incontrare l’altro. non aspetta che l’altro arrivi, Lui si mette sulla strada. Levi può essere considerato il prototipo di tutti i discepoli, perché parte da quel punto che è il sentirsi peccatore. questa è la condizione ideale per seguire Gesù. Sentire la necessità di essere cercati da Lui, sentire la necessità di invitare Gesù a casa nostra anche se non ne siamo degni. Tutti siamo chiamati e la sua chiamata è un amore gratuito che ci salva, non in base ai nostri meriti. Il brano è costruito su due scene. la prima scena è la chiamata e la risposta del peccatore. La seconda scena è il grande banchetto organizzato da Levi al quale partecipa anche Gesù.  Levi ,il pubblicano, odiato dai suoi compaesani perché era colui che riscuoteva le tasse, invita Gesù a casa sua. Questo Levi che diventerà Matteo sta seguendo Gesù e dove arriva seguendolo? Arriva nella sua casa. Prima non era nella sua casa: era fuori. Tutti noi cerchiamo casa, cerchiamo dove stare, dove siamo accolti e lì possiamo anche noi accogliere: questa è la casa, dove si è accolti e quindi si accoglie. Matteo, seguendo Gesù, trova la casa, trova dove è accolto e può anche lui accogliere e a questo punto diventa uomo.

Preghiamo

Preghiamo per Matteo

2 pensieri su “martedì 8 giugno

  1. Elena

    È un brano della Parola che invita a pensare a che persone siamo, al dove siamo diretti, alla nostra condizione di peccatori, allo stare dentro o fuori la relazione con Gesù…. Ma fa pensare anche ai pregiudizi, alle esclusioni, alle mormorazioni dei benpensanti….alla vita sociale che conduciamo. Un brano intenso, da meditare, appunto…
    Prego con voi per Matteo.

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  2. sr Alida

    Cio’ che importa nel quotidiano è la relazione con il Signore così come siamo in umiltà, consapevoli che in ogni vicenda lieta o sofferta, è lì e con noi ringrazia o supplica prega con noi il Padre… Padre aiutaci a camminare da figli tuoi. Prego per Massimo, per Ilenia e Lina. Tu

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