martedì 7 marzo

di | 6 Marzo 2023

Esodo 30,1-16

Farai un altare sul quale bruciare l’incenso: lo farai di legno di acacia. 2Avrà un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza: sarà quadrato; avrà due cubiti di altezza e i suoi corni costituiranno un solo pezzo con esso. 3Rivestirai d’oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d’oro. 4Farai anche due anelli d’oro al di sotto del bordo, sui due fianchi, ponendoli cioè sui due lati opposti: serviranno per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. 5Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d’oro. 6Porrai l’altare davanti al velo che nasconde l’arca della Testimonianza, di fronte al propiziatorio che è sopra la Testimonianza, dove io ti darò convegno. 7Aronne brucerà su di esso l’incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade, 8e lo brucerà anche al tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso perenne davanti al Signore di generazione in generazione. 9Non vi offrirete sopra incenso illegittimo né olocausto né oblazione, né vi verserete libagione. 10Una volta all’anno Aronne compirà il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio espiatorio per il peccato compirà sopra di esso, una volta all’anno, il rito espiatorio di generazione in generazione. È cosa santissima per il Signore”.
11Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 12“Quando per il censimento conterai uno per uno gli Israeliti, all’atto del censimento ciascuno di essi pagherà al Signore il riscatto della sua vita, perché non li colpisca un flagello in occasione del loro censimento. Chiunque verrà sottoposto al censimento, pagherà un mezzo siclo, conforme al siclo del santuario, il siclo di venti ghera. Questo mezzo siclo sarà un’offerta prelevata in onore del Signore. 14Ogni persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su, corrisponderà l’offerta prelevata per il Signore. 15Il ricco non darà di più e il povero non darà di meno di mezzo siclo, per soddisfare all’offerta prelevata per il Signore, a riscatto delle vostre vite. 16Prenderai il denaro espiatorio ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore, per il riscatto delle vostre vite”.

Commento

Ieri commentavamo come esiste nei racconti della bibbia un narratore nascosto, ma che è sempre presente, che è Dio stesso. Esistono anche dei personaggi che riempiono la narrazione e che di volta in volta si fanno voce di Dio e del popolo. Il narratore nascosto vuole condurre l’uomo ad un’alleanza eterna, mentre il protagonista del racconto di volta in volta mostra come l’uomo vuole cercare anche lui di costruire un’alleanza per sempre, ma alla fine mostra sempre la sua fragilità. E allora perché non provare ad interpretare queste norme proprio alla luce di questa interpretazione? Dio forse non ha bisogno di tutti questi numeri, segno, misure, riti e pagamenti di decime. Dio chiede all’uomo di rimanere fedele a lui. l’uomo si inventa tutte queste norme perché pensa che questa è la strada per arrivare a Dio, questa è la modalità umana per dialogare con Dio. L’uomo ha bisogno di riti e di segni per arrivare a Dio. Quello che non va bene è che alla fine sono più importanti questi segni dell’incontro con il Signore. Con l’arrivo di Gesù tutto questo non servirà più, perché basta guardare a Lui che è l’unico segno che mostra l’amore del padre. Sappiamo bene che anche se Gesù diventa l’unico segno dell’amore del padre, l’uomo avrà sempre bisogno di tradurre in segni e riti e gesti questo amore di Gesù

Preghiamo

Preghiamo per Angelo

2 pensieri su “martedì 7 marzo

  1. srAlida

    Fa o Signore che I nostri riti o segni aiutino il nostro cuore a incontrarti , per la pace per Angelo e le intenzioni che portiamo in cuore preghiamo.

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  2. Elena

    Mi interrogo sui riti, sugli atti compiuti in comunità e soprattutto su ciò che dà senso al culto, ai riti e ai segni. Cerco di entrare nel vivo delle parole senza diventare meccanica nell’uso delle parole del culto. Ma quante volte mi riesce di essere profondamente autentica nell’elevare pensieri, parole, canti e riti al Signore?
    Mi resta spesso l’impressione di aver bisogno di altro, di silenzio soprattutto, nel mio dialogo con Dio.
    Condivido la preghiera per Angelo e per ciò che portiamo nei nostri cuori.

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