martedì 7 luglio

di | 6 Luglio 2015

 Esodo 13,17-14,4       

home217 Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del paese dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: «Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe pentirsi e tornare in Egitto». 18 Dio guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mare Rosso. Gli Israeliti, ben armati uscivano dal paese d’Egitto. 19 Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto giurare solennemente gli Israeliti: «Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa». 20 Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto. 21 Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. 22 Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte. 14,1 Il Signore disse a Mosè: 2 «Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achirot, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Zefon; di fronte ad esso vi accamperete presso il mare. 3 Il faraone penserà degli Israeliti: Vanno errando per il paese; il deserto li ha bloccati! 4 Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!». Essi fecero in tal modo.

commento

sembra una marcia trionfale quella del popolo degli ebrei. o almeno così l’avevano immaginata chi era uscito dall’Egitto. ed invece è una lunga peregrinazione in mezzo al deserto, in mezzo a mille pericoli, con il faraone che, una volta superata la paura, ricomincia ad inseguire il popolo ebreo. dice una piccola regola di carattere spirituale che non bisogna abbattersi definitivamente quando le cose non vanno bene e nemmeno esaltarsi quanto tutto funziona a meraviglia. ancora una volta il vero riferimento è Dio. Il libro dell’Esodo continuamente ritorna su questa idea: Dio guida il popolo; in questa affermazione è come nascosta implicitamente anche un’altra questione: non pensare uomo di essere l’artefice della tua vittoria, del tuo agire, rimani umile e pensa che sei nelle mani di Dio. E’ interessante la ragione che Dio stesso offre a questa questione del fatto che lui guida il popolo: si tratta di un’assicurazione importante sul fatto che Egli conosce le nostre debolezze, e per esse non ci giudica, ma ci soccorre e ci salva; quasi con una pedagogia da fanciulli! Nello stesso tempo viene annunciata la nota forte di tutta questa vicenda e di tutta la storia della salvezza; che è tale proprio perché c’è un’incolmabile sproporzione tra la vastità dell’impresa e la fragilità di Israele. Si tratta di una grande guerra, anche se non sempre bisognerà combattere con armi convenzionali, ma con la forza di Dio liberatore. così sembrano sovrapporsi le due immagini: quella del popolo in fuga, e quella di un esercito che va alla guerra: anche questa è bellissima immagine della vita del credente che è insieme un esodo verso la Terra Promessa e una battaglia contro le potenze negative che l’ostacolano.

Preghiamo

Preghiamo perchè la chiesa possa operare sempre nella certezza e nell’umiltà di essere accompagnata da Dio Padre.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».

7 pensieri su “martedì 7 luglio

  1. diego

    In questo giorno di grazia vi chiederei una preghiera per me e per mia moglie, nel giorno dell’anniversario del nostro matrimonio..il Signore ci sta riempiendo di grazia la vita…questo è il regalo più bello…buona giornata a tutti

    Rispondi
  2. Luca

    Bello e rassicurante questo Dio: sa che sta guidando un popolo di ex schiavi, che non può trasformarsi dall’oggi al domani in un popolo di guerrieri.
    Ed è così x noi: Dio conosce ed accetta i nostri limiti! Spesso siamo noi che non li accettiamo, i nostri e quelli dei fratelli…

    Tanti auguri a Diego e Patrizia, Dio benedica voi e la vostra famiglia!

    Buona giornata a tutti!

    Rispondi
  3. suor Rita

    Che bello sentire Diego che parla della grazia che colma la loro vita. E’ un po’ quello che accade al popolo di Israele che sta uscendo dall’Egitto: la mano potente e misericordiosa di Dio accompagna il cammino del popolo, lo rassicura, lo protegge con la nube di giorno( ne abbiamo bisogno anche in questi giorni di esagerata calura ) con la colonna di fuoco di notte. Dio come un’ombra che ripara, come un fuoco che illumina e conduce. Il faraone di turno si ostina a rincorrerle il popolo.Ma Dio conosce la via del deserto: dura, rischiosa, ma purificatrice. E il popolo lo segue – sia pure con alcune riserve come vedremo in seguito – e giungerà alla terra promessa .Dio come un’ombra che ripara, come un fuoco che illumina e conduce La promessa fatta da Dio è affidabile Un incoraggiamento per tutti a non mollare.

    Rispondi
    1. elena

      Sto visitando posti all’interno dello s confinato deserto d e l Nevada. È il nulla. È una calura insopportabile .È qualcosa che rimette in moto la voglia di vivere propri per la s un spietata durezza. Eppure , per il popolo ebreo è stst l un gesto di a more e di compassione. N o n viene regalato niente. Dio però acclmpagn a il suo popolo e chiede di prenderlo per mano. C’è è ci sarà sempre. E il deserto ti pone nudo e fragile davanti a Lui. Ma la sua compassione ed il suo amore possono tutto. Affidarsi al Signore lasciarlo operare attraverso un deserto richiede tanta fede….
      auguri a Diego e Patrizia che abbraccio con gioia ed affetto! !!! Elena

      Rispondi
  4. laura Fumagalli

    Il Signore, ci guida ed illumina anche il nostro cammino come fece con il popolo Israelita… Il Signore penserà a noi eterni “erranti.” alla ricerca di mete e sogni nascosti…
    Che belle certezze !!!!
    Preghiamo, perché ognuno possa percepire questa guida e come diceva S. Francesco, Il Signore ci benedica sempre e ci custodisca volgendo il suo sguardo su di noi..
    Tanti auguri a Diego e Patriza e buone vacanze a chi, come Elena sta godendo di questo dono !

    Rispondi
  5. silvia coter

    “Dio non lo condusse per la strada del paese dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio pensava: «Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe pentirsi e tornare in Egitto». ” Oh come ci conosci Signore! Come conosci i nostri pensieri, le nostre personali paure, e anche la nostra propensione ad autoesaltarci se tutto va bene… E allora tu cambi strada, prov-vedi…vedi prima di noi per noi e ci porti sul sentiero della salvezza, salvezza fatta e operata da te, non da noi. Cosa vogliamo di più! Dobbiamo solo fare la fatica di camminare, al resto pensa lui! Ma che fatica ragazziiiii!!!! Per fortuna che dobbiamo solo camminare, con le dovute soste e pure a volte il Signore ti fa tornare indietro (14,1 Il Signore disse a Mosè: 2 «Comanda agli Israeliti che tornino indietro) . C’è chi dice che non si può tornare indietro nella vita…e invece voilà! con il Signore si può fare anche questo! La legge del Signore, la legge dell’amore, della misericordia e del perdono è retroattiva a tutti gli effetti! Yuppi! 😊

    Rispondi

Rispondi a Luca Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.