martedì 5 ottobre

di | 4 Ottobre 2021

Lc. 19,28-34

28 Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme. 29 Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: 30 «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. 31 E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno». 32 Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto. 33 Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?». 34 Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».

Commento

Gesù prosegue avanti agli altri per salire verso Gerusalemme. Sale verso il luogo dove troverà compimento la sua vita e sappiamo bene che quel compimento è la croce.  Gesù non dichiara mai quando viene il regno di Dio. Non dice mai il giorno della sua venuta. Però ci dice il modo con cui questo regno verrà. Viene su un puledro. Era un animale che portava i pesi degli altri. Gesù è colui che porta i pesi degli altri e li porta fino alla croce. Ecco perché Gesù chiede proprio un puledro. Lui ha bisogno di quel puledro, dice il testo. Gesù ha bisogno di arrivare in fondo alla sua missione e per fare questo si carica il peso degli altri. Inoltre il testo ci dice che Gesù entra re nella città di Gerusalemme: un re che serve e si dona all’uomo, un re che esercita il suo potere abbassandosi e portando i pesi di altri. Gesù è venuto così in mezzo agli uomini e sempre verrà in mezzo a noi come colui che serve. Questo brano è l’inizio dell’avvicinarsi di Gesù a Gerusalemme, da qui in avanti la sua vita è protesa verso la croce. I racconti che seguiranno descrivono questo avvicinarsi alla croce.

Preghiamo

Preghiamo per Giuseppe

2 pensieri su “martedì 5 ottobre

  1. Elena

    Portare anche solo il peso della propria vita e delle proprie scelte non è facile. Caricarsi del peso della vita degli altri, lo è ancora meno. Chiede di assomigliare un po’ più a Gesù e di accogliere questa croce. Credo che nella vita tocchi un po’ a ciascuno di farsi carico di qualcun altro. Ciò che fa la differenza è lo spirito con cui lo si fa. E nulla è facile sulla via proposta da Gesù, ma quel peso dolce, quel giogo leggero di cui ci parla Lui stesso nel seguirlo, può essere la forma di un amore più grande?
    Ricordo Giuseppe nella preghiera.

    Rispondi
  2. sr Alida

    Aiutaci Signore a cogliere e scoprire quanto il tuo amore ci avvolge e circonda… Grazie per la tua fedeltà.. Fa anche per noi il dono di saper portare insieme a chi poni sul nostro cammino il peso o la sofferenza.. Preghiamo per Giuseppe.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.