– Lc1,3-4
3 così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4 perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
Commento
Continua l’introduzione del vangelo di Luca. In questi due versetti si spiega il perché Luca intende scrivere un vangelo. Molti hanno già scritto tante cose su Gesù e Luca intende fare una ricerca accurata e poi scrivere un resoconto ordinato. Il tema di fondo è interessante: prima di tutto una ricerca accurata. Non si improvvisa uno scritto come il vangelo, bisogna cercare, comprendere, mettere insieme tante testimonianze. Sappiamo che il vangelo non è un libro di storia, ma qui il metodo utilizzato da Luca per redigere il suo vangelo è come quello di uno storico. Mi piace quell’accurato. Cioè fatto con cura. Non c’è approssimazione in Luca, ma precisione, non c’è superficialità in Luca, ma profondità. E poi l’altra ragione dello scritto è per consegnare a Teofilo un resoconto ordinato. Questo resoconto ordinato è per dimostrare la solidità degli insegnamenti ricevuti, se vogliamo la solidità della vita di Gesù. ecco il perché Luca scrive un vangelo. Vi è anche il nome di chi è il destinatario del vangelo: Teofilo. Non sappiamo bene chi è, forse un ricco e stimato signore della città di Antiochia. A lui sono indirizzati il vangelo di Luca e gli atti degli apostoli.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i giovani
Non lascia dubbi, Luca, si muove da storico. Vuole dare fondamento e stabilità al suo vangelo, vuole dare credibilità e ordine a ciò che scriverà. Mi sembra un ottimo inizio…
Unisci la mia preghiera a quella di ciascuno, per i giovani, per le nostre intenzioni personali.
Con cura, con cuore, questo modo di essere e operare è importante per ogni servizio, per ogni racconto.. Per ogni situazione lieta o sofferta.. Per questo prego il Signore, per imparare ogni giorno ciò che contribuisce alla cura e ad amare, mi unisco nella preghiera per i giovani e per le intenzioni che portiamo in cuore, anche attraverso Maria la madre di Gesù.