martedì 30 agosto

di | 29 Agosto 2022

Gv.18,18-27

Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. 20Gesù gli rispose: “Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. 21Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto”. 22Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: “Così rispondi al sommo sacerdote?”. 23Gli rispose Gesù: “Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?”. 24Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote. 25Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: “Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?”. Egli lo negò e disse: “Non lo sono”. 26Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui nel giardino?”. 27Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

Commento

Continua il processo a Gesù. Egli ora si trova di fronte ad Anna, poi verrà mandato da Caifa. Sembra che Anna il sommo sacerdote, è colui che interroga Gesù riguardo al suo insegnamento e ai suoi discepoli. In realtà sembra che succeda il contrario è Gesù che interroga il sommo sacerdote: perché mi interroghi? All’interno di questo processo si colloca il rinnegamento di Pietro. E così succede che mentre Gesù difende i suoi amici, loro lo abbandonano, Pietro lo rinnega dichiarando di non conoscere Gesù. Il Signore fino all’ultimo usa parole di misericordia nei confronti di ogni uomo e questo è uno dei tratta che più emerge della persona Gesù durante il processo. L’interrogatorio di Anna verte sull’accusa di turbativa dell’ordine pubblico attraverso la costituzione di un gruppo di seguaci e l’insegnamento di una dottrina pericolosa. Nella sua risposta Gesù fa notare l’inutilità e la farsa di questo processo, egli, infatti, da qualche tempo parlava in pubblico e il suo insegnamento era ascoltato dalla folla, quindi se fosse a capo di una rivolta poteva allora essere arrestato già prima e in qualsiasi momento, perché lo hanno fatto proprio adesso e in modo così teatrale? A questo punto una guardia schiaffeggia Gesù, perché gli è sembrato che Gesù attribuisse poca importanza a questo processo e alle accuse del sommo sacerdote. Gesù qui risponde in maniera non violenta, ma vera. Qui si manifesta il volto non violento di Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per Carlo

2 pensieri su “martedì 30 agosto

  1. Elena

    La mitezza di Gesù è una grande forza interiore. Insegnaci ad essere veri, miti, misericordiosi, anche di fronte alle prove più difficili.
    Per Carlo la preghiera odierna.

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  2. sr Alida

    Gesù risponde sempre con mitezza, non toglie la sua misericordia neanche a chi lo tradisce o abbandona.. Che il mio cuore impari come si ama e fino in fondo… Per Carlo preghiamo

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