martedì 28 febbraio

di | 27 Febbraio 2017

trinità Matteo  11,25-30    

 25 In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27 Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. 28 Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Commento

Concludiamo con questo testo il periodo ordinario ed entriamo da domani nella quaresima. E mi pare bello che si possa concludere proprio con questa bellissima preghiera del Signore.  È una preghiera di lode che contiene una doppia rivelazione: il vangelo rivelato ai piccoli e il giogo da prendere che è dolce e leggero.  Questa preghiera esprime tutta la comunione profonda che esiste tra Gesù e il Padre. Anche noi dobbiamo tendere a questa medesima comunione e intimità.  Hai tenuto nascoste queste cose… vi è come un’azione di nascondimento da parte di Dio della sapienza umana. Questo perché queste sapienze sono inevitabilmente tutte sapienze di grandezza, di superiorità intellettuale spirituale e morale. La grande alternativa scelta da Dio è la sapienza dei piccoli! Questi non possono loro stessi capire e arrivare alle grandi scoperte. Per questo Gesù dice : “…le hai rivelate ai piccoli”. Così è la sapienza divina! Non può essere capita e conquistata dalle capacità dell’uomo, ma può essere solo dono di Dio. Anzi, sembra di capire che il dono stesso sia condizionato alla piccolezza dell’uomo. Solo i piccoli possono ricevere i misteri del Signore. Solo facendosi piccoli si può cogliere e accogliere il dono di Dio. Di questa sapienza dei piccoli si compiace il Signore. Ma chi sono questi piccoli? Non sono forse gli stanchi e gli oppressi?  La promessa del ristoro per la vita è  rivolta proprio a loro. Chi sono questi “stanchi e oppressi”? Ci stanno dentro tutti! Dai peccatori, a tutti quelli che in ogni modo hanno cercato senza successo una strada di senso, di bellezza e di verità. Hanno percorso vie pericolose e faticose. Vie sbagliate e inutilmente violente. Vie che chiedevano tutto e non davano niente. Vie che si sono rivelate tutte “vanità”. Vuoto. Verso di loro, verso tutti noi, non c’è il giudizio che potremmo aspettarci. C’è solo la sua misericordia e il suo desiderio del bene per noi. C’è il suo alto e diretto impegno: “…io vi darò ristoro”.

Preghiamo

Preghiamo per don Giuseppe.

4 pensieri su “martedì 28 febbraio

  1. sr Rita

    Venite a me voi tutti….Chiedo al Signore di dare consolazione ai genitori di un giovane di 23 anni, figlio unico, che questa notte si è impiccato. Venerdì avrebbe festeggiato la laurea. Purtroppo ogni settimana qui nella nostra città c’è un suicidio o omicidio. Dio abbia pietà di noi e ci doni la sapienza die piccoli.

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  2. Elena

    I piccoli, gli stanchi, gli oppressi…. davvero la chiamata, la rivelazione di Gesù è per tutti noi. Nessuno escluso. Eppure la fatica di riconoscerci bisognosi di tutto è cosi difficile da esprimere in preghiera, in ricerca, in giustizia di vita.
    Abbi pietà di noi, Signore, e della nostra piccolezza…. Ti chiediamo ristoro, fiducia,speranza e consolazione. Prego con voi…

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  3. sr Alida

    Ti rendo lode ,Padre…Tutto mi è stato dato dal Padre mio ..Venite a me ….vi darò ristoro ..
    Imparate da me che sono mite e umile di cuore…
    Il Vangelo rivelato ai piccoli e il giogo dolkce e leggero da prendere …..Si,è tutta molto bella questa preghiera e questo invito di Gesu’ .Di conseguenza chiedo mitezza e umiltà di cuore…Di cuore prego per don Giuseppe …e per genitori del giovane 23enne.per chi decide cosi’ della propria vita o di quella altrui …per le nostre intenzioni di bene e sappiamo ricevere in dono dalle Sue mani la vita .

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  4. Anna

    Questa Parola ci chiede l’umilta dell”accettazione della nostra poverta umana e ci fa capre che Dio chiede l’umilta del cuore
    .Penso a chi si sente grande superiore agli altri e ha un atteggiamento superbo verso chi e semplice magari piu povero e bisognoso o ha sbagliato nella vita ed e sconfitto.
    Questa Parola rivoluziona le cose e fa capire quanto siano fortunate le persone che hanno bisogno di Dio e anche degli altri perche Dio le accoglie le rialza e le accetta cosi come sono per poter cominciare un cammino che sa di riscatto di misericordia e di perdono.
    Grazie Gesu! Tu solo hai Parole di Vita vera e aiutaci a credere in Te quando ci sentiamo sconfitti e poveri peccatori poter venire a Te perche ci darai ristoro.
    Preghiamo per la famiglia di quel ragazzo che non si e rifugiato in Dio e cosi disperato ha deciso di non vivere piu.
    Preghiamo per i giovani che non ricerchino ristoro in posti sbagliati ma nella Vita Vera che solo Dio sa.

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