martedì 24 dicembre

di | 23 Dicembre 2019
GIOTTO CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI PARTICOLARE DELLA NASCITA DI GESU’ E ANNUNCIO AI PASTORI

 Dal Vangelo secondo Luca 1,67-79
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

Commento

Dinanzi alle meraviglie del Signore, viene spontaneo cantare con accenti poetici. Oggi ascoltiamo l’inno di Zaccaria, il padre di Giovanni battista. Lo ascoltiamo e preghiamo con lui in vista del Natale. La preghiera al Dio d’Israele va oltre la motivazione della nascita prodigiosa di Giovanni. Dio ha visitato e redento il suo popolo e ha suscitato una salvezza potente, fedele alle sue promesse. Si è ricordato della sua alleanza, del suo giuramento di liberarci dalle mani dei nemici. Ribadisce la missione del suo bambino: sarai chiamato profeta dell’Altissimo e andrai dinanzi al Signore a preparargli le strade. Poi ci lascia intravedere il sole che sorge dall’Alto per rischiarare quelli che sono nelle tenebre e nell’ombra della morte. La missione di Giovanni è intimamente legata a quella di Gesù. È il canto della redenzione ed è diventato il canto perenne dei redenti. La meraviglia e il canto fanno parte della nostra preghiera di ogni giorno che diventa particolarmente intensa quando come Zaccaria, come Maria, come il vecchio Simeone diventiamo capaci di comprendere al meglio tutto quello che il Signore ha fatto e fa per noi, le meraviglie della sua grazia. Dovremmo spesso perciò benedire il Signore ed esclamare: «Quanto sono grandi le tue opere, Signore, tutto hai fatto con saggezza». Lo dovremmo gridare a Natale

Preghiamo

Preghiamo per tutte le persone sole.

4 pensieri su “martedì 24 dicembre

  1. Elena

    È un canto bellissimo, quello di Zaccaria! È un canto intimo, profondo, generato dallo Spirito nel cuore di un uomo che riconosce il proprio figlio al servizio del Signore, che sa VEDERE il Signore e tutta la sua tenerezza e misericordia. Possano anche i nostri cuori traboccare d’amore e riconoscenza per il Signore e aprirsi in canto, in questa notte di attesa. Prego per chi è solo, per chi è confuso, per chi è stanco e non sa più cantare amore e profezia.

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  2. sr Alida

    Verrà a visitarci dall’Alto un Sole che sorge ….Le meraviglie di Dio per il suo popolo…Che il Signore visiti le famiglie ,le comunità parrocchiali e religiose visiti il cuore di ciascuno ,in particolare di chi è solo e di ignora un pò che il Natale è il Signore che viene …Mi unisco alla benedizione di ogni giorno per il Signore che è vicino .

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  3. Luca

    Benedetto il signore perché si è ricordato della sua alleanza.
    Grazie signore che non ti dimentichi delle tue creature

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  4. Sr Rita

    Benedire con gratitudine. Benedire perché le cose insperate succedono per grazia. Benedire perché ci si stupisce. Buon Natale a ciascuno con stupore grato. Don Sandro grazie e buon Natale.

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