martedì 23 novembre

di | 22 Novembre 2021

Lc 24, 13-27

13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 17 Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18 uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19 Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro 23 e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l’hanno visto». 25 Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! 26 Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Commento

dopo la resurrezione di Gesù iniziano i racconti delle apparizioni. Esse vogliono narrare una doppia resurrezione. Quella di Gesù e quella dei discepoli. Per quanto riguarda quella di Gesù si tratta semplicemente di raccogliere le narrazioni che i discepoli e le donne hanno lasciato come racconto orale per poi accedere e credere a tali racconti con un atto di fede. Per quanto riguarda la nostra resurrezione è come se ciascuno di noi incontrando Gesù risorto è chiamato ad un cambiamento di vita ad una rinascita, ad una vita nuova. Nel caso della narrazione dei discepoli di Emmaus possiamo ritracciare nel racconto le due resurrezioni. Quella di Gesù: affermano che è vivo e la stessa scrittura sacra nel V. T. racconta come tutta la storia della salvezza prepara la morte e resurrezione di Gesù.  Per quanto riguarda la nostra resurrezione si tratta di passare dallo scoraggiamento perché tutte le speranza sono finite e la delusione è grande, alla capacità di ritrovare fiducia e speranza. Questo è un grande passaggio che siamo chiamati a fare ogni giorno.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che ancora oggi sono impegnati nella lotta al covid e si prendono cura di tutti i malati.  

2 pensieri su “martedì 23 novembre

  1. Elena

    Risorgere è uscire da uno stato di morte interiore, di buio, di peccato e rivedere la luce, la speranza, una vita diversa? Risorgere è tornare a sentire scorrere la gioia dopo le vicende più tristi? Risorgere è lasciare che l’amore ci trasformi in esseri di luce? Permetti, Signore, che risorgiamo in Te, che io nostri occhi e il nostro cuore si aprano alla vita! E che Ti riconosciamo come Signore della vita!
    Prego con voi.

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  2. sr Alida

    La nascita ad una vita nuova al di di ogni apparenza, credere in questo passaggio ogni giorno…. Mi unisco alla preghiera per l’intenzione di oggi

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