martedì 23 febbraio

di | 22 Febbraio 2021

Giobbe 20

1 Sofar di Naamà prese a dire:

2«Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e c’è fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare.
4Non sai tu che da sempre,
da quando l’uomo fu posto sulla terra,
5il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è di un istante?
6Anche se si innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
7come il suo sterco sarebbe spazzato via per sempre
e chi lo aveva visto direbbe: «Dov’è?».
8Svanirà come un sogno, e non lo si troverà più,
si dileguerà come visione notturna.
9L’occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà
né più lo scorgerà la sua casa.
10I suoi figli dovranno risarcire i poveri
e le sue stesse mani restituiranno le sue ricchezze.
11Le sue ossa erano piene di vigore giovanile,
con lui ora giacciono nella polvere.
12Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
13assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato,
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
gli si trasformerà in veleno di vipere.
15I beni che ha divorato, dovrà vomitarli,
Dio glieli caccerà fuori dal ventre.
16Veleno di vipere ha succhiato,
una lingua di aspide lo ucciderà.
17Non vedrà più ruscelli d’olio,
fiumi di miele e fior di panna;
18darà ad altri il frutto della sua fatica senza mangiarne,
come non godrà del frutto del suo commercio,
19perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
20perché non ha saputo calmare il suo ventre,
con i suoi tesori non si salverà.
21Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
22Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
23Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno
e gli farà piovere addosso brace.
24Se sfuggirà all’arma di ferro,
lo trafiggerà l’arco di bronzo.
25Se estrarrà la freccia dalla schiena,
una spada lucente gli squarcerà il fegato.
Lo assaliranno i terrori;
26le tenebre più fitte gli saranno riservate.
Lo divorerà un fuoco non attizzato da uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
27Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
28Sparirà il raccolto della sua casa,
tutto sarà disperso nel giorno della sua ira.
29Questa è la sorte che Dio riserva all’uomo malvagio,
l’eredità che Dio gli ha decretato».

 Commento

Al secondo ciclo di commenti di amici manca solo Sofar. Ed eccolo comparire in questo cap 20. Riappare con i soliti rimproveri e con le solite parole che chiedono a Giobbe di cambiare atteggiamento. Con qualche piccola aggiunta egli riprende la tesi dell’amico Bildad secondo la quale l’empio non può avere sempre successo, ad un certo punto egli crollerà. È effimera la felicità dell’empio. È una felicità che svanisce ad un certo punto, non è duratura. Anche qui noi possiamo essere d’accordo. Lo siamo tutte le volte che il nostro discorso è un semplice discorso moraleggiante, dove si invita l’altro a cambiare vita e atteggiamento. Non possiamo essere d’accordo con il discorso di Sofar, se ci poniamo in profondo atteggiamento di ascolto del sofferente, di Giobbe. continua Sofar. Tutto ciò che l’empio ha amato si rivelerà nella sua intima essenza, è solo cibo guasto e veleno d’aspide che egli ha gustato e sorseggiato come se si trattasse di miele. Non avrà più nessun ricavo dal male operato, tutte le sue ingiustizie e la sua voracità si trasformeranno in sciagura. Di fronte a tutto questo una punizione inevitabile calerà su di lui,  l’ordine stesso dell’universo è disgustato per la presenza del peccatore, sarà il creato stesso a combattere contro di lui. Sofar non ha applicato questa serie d’invettive a Giobbe, ma egli sa che, ascoltandolo, Giobbe non può non concludere che è proprio il soggetto della fosca e tenebrosa descrizione dell’amico. Ma noi non crediamo in un Dio che semplicemente vive di castighi e di invettive, noi crediamo in un Dio che è misericordia.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i sacerdoti

2 pensieri su “martedì 23 febbraio

  1. Elena

    Durezza su durezza riceve Giobbe. Mi chiedo dove abiti l’amicizia negli uomini…dove la compassione, dove la comprensione. E dove la giustizia? Forse questi “amici” non hanno mai conosciuto Giobbe?
    Preghiamo per i sacerdoti e per le intenzioni custodite nei nostri cuori.

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  2. sr Alida

    Questi amici sono persone dure chissà osa direbbero se fossero nei panni di Giobbe… Noi crediamo in un Dio misericordioso.. Che per tutti ha cuore per salvare e ricostruire… Prego con voi per tutti i sacerdoti e per le intenzioni che abbiamo in cuore…

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