martedì 22 giugno

di | 21 Giugno 2021

Lc. 7, 1-17

Quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, Gesù entrò in Cafàrnao. 2Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. 3Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. 4Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano -, 5perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 6Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; 7per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. 8Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: «Va’!», ed egli va; e a un altro: «Vieni!», ed egli viene; e al mio servo: «Fa’ questo!», ed egli lo fa». 9All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». 10E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.  11In seguito Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.

Commento

In questo miracolo Gesù non è presente in diretta. Il padre è un pagano, ma è ben voluto.  Qui emerge un tratto importante della fede cristiana. Essa non è legata ad una appartenenza. Appartengo al popolo dei battezzati e quindi mi merito la grazia. in Gesù quello che diventa fondamentale è l’appartenenza e la fede nella parola di Gesù, questo è determinante. E così anche il centurione pagano può accedere alla fede e al miracolo per il suo servo. Egli appartiene alla parola di cui si fida e a cui obbedisce. la fede riguarda sempre la parola, sostanzialmente: di una persona cioè, credi alla sua parola. E la fiducia nella parola è il fondamento di ogni relazione umana possibile. Sembra una cosa banale, ma è su questa fede-obbedienza che si costruiscono le relazioni.  il centurione è un ufficiale romano che non è così alto da suscitare ammirazione, non così basso da suscitare commiserazione, ma quel giusto mezzo per essere in fondo detestabile da tutti. Eppure questo centurione, come vediamo dal testo, ci viene presentato bene: è uno che si preoccupa di questa servo che sta male, sta per finire e gli è caro. Ora, da dove comincia la fede? Comincia dalla coscienza che stiamo per finire. Dalla nostra finitudine, dalla coscienza del limite, Ed è questa finitudine che è la nostra grande dignità, la coscienza di essere precari. il primo livello della fede è la necessità, la coscienza del limite. Quando riconosco questa mia finitudine alla fine posso andare oltre, posso arrivare al Signore e fidarmi di Lui e chiedere per servo, l’amico, il padre.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le persone in difficoltà.

2 pensieri su “martedì 22 giugno

  1. Elena

    Una fede. Un uomo che chiede pietà per un altro uomo. Un centurione romano che si preoccupa con amore del proprio servo. Ognuno di noi è nudo, povero e bisognoso quando si rivolge con fede al Signore. Avere fede è mettersi interamente nelle mani dell’altro e questo straniero lo fa con Gesù. Gesù guarda il cuore, non la provenienza o lo stato sociale. Gesù compie scelte d’amore scandalose, forse. Ma è bello che questo scandalo ci coinvolga un po’ di più e ci faccia dire: Signore, io non sono degno, ma Tu puoi salvarci… Una preghiera per chi è in difficoltà e per Federica, nel giorno del suo compleanno.

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  2. sr Alida

    Signore non son degno… Oggi questa pagina di Luca è uguale al testo del rito ambrosiano che celebriamo qui, per me una bella coincidenza… Anche perché ricordo l’anniversario del mio Battesimo. Ed anch’io dico “Signore non son degna.. Madi solo una parola.. Guardando al centurione chiedo un aumento di fede, ringraziando il Signore e i miei genitori per il dono del Battesimo.. Bello questo esempio del centurione che si fida… Grazie don per avermi ricordato che qui si fonda ogni relazione sulla fede obbedienza..Mi unisco alle intenzioni di oggi per chi è in difficoltà e per Federica.

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