martedì 21 giugno

di | 20 Giugno 2016

home2Marco 14,32-42                                                                                                           

32 Giunsero a un podere chiamato Getsèmani ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». 33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34 Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». 35 Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. 36 E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu». 37 Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? 38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39 Si allontanò di nuovo e pregò dicendo le stesse parole. 40 Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. 41 Venne per la terza volta e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Basta! È venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Commento

La Parola che leggiamo oggi esprime al supremo livello la condizione umana nella quale Gesù è entrato. Per questo oggi incontriamo le espressioni più drammatiche della sua passione. Questo è molto importante perché mostra come la sofferenza sia presente e potente non solo e forse non tanto nella esperienza diretta della prova, ma già nella sua dimensione psicologica. Peraltro il testo ci dona l’esperienza della preghiera di Gesù nella condizione dell’angoscia più drammatica. Perciò l’espressione  “La mia anima è triste fino alla morte” – dice come  la  più profonda e dolorosa presenza della morte stia proprio nell’ angoscia mortale! Qualcuno dice che questo momento del Getsemani è il mio momento più intenso della passione del Signore, perché qui deve prendere l’ultima grande decisione della sua vita: fare o no la volontà di Dio fino in fondo. E’ molto bella l’insistenza del testo circa il bisogno di non essere nella solitudine: “restate qui e vegliate”; Ma il cuore del nostro testo sta nella lucidità con la quale Gesù esprime la sua obbedienza alla volontà del Padre. Un’obbedienza umanissima e radicale! Peraltro Gesù non subisce gli eventi, ma in certo senso li domina. Dopo questo passaggio Gesù cammina con decisione verso la sua dolorosa passione.

Preghiamo

Per tutte quelle persone che devono prendere decisioni importanti nella vita.

4 pensieri su “martedì 21 giugno

  1. sr Rita

    Vegliate e pregate…L’anima mia è triste fino alla morte. Più vicino all’uomo di così Gesù non poteva essere. Bisogno di compagnia, emozioni e sensazioni fortissime che fanno venir meno al vita….E la capacità di decidere di andare avanti, nonostante tutto.
    Si,, anch’io prego per chi non sa prendere la decisone necessaria, perché ha paura del soffrire proprio o altrui. Prego anche per la nostra operatrice Wilma che domani inizia la Chemioterapia.

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  2. sr Rita

    Oggi si deve fare un pensiero di particolare gratitudine per Don Sandro: da 30 anni( se non erro) è Prete di Dio per la chiesa e per l’uomo. Auguri Don, sii felice per essere stato scelto e per come hai risposto e continui a rispondere a questa meravigliosa missione di cui anche noi siamo beneficiari. un abbraccio grato e fraterno.

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  3. Anna

    UN GRANDE GRAZIE A DIO PER IL DONO DI DON SANDRO.PREGHIAMO PERCHE IL SIGNORE LO SOSTENGA SEMPRE NELLA SUA MISSIONE ANCHE QUANDO NOM VEGLIAMO E PREGHIAMO CON LUI., ANCHE NOI A VOLTE FACCIAMO COME GLI APOSTOLI E CI FACCIAMO PRENDERE DAL TORPORE DEL SONNO MA GESU CI RICHIAMA COME FA ANCHE DON SANDRO.
    Un abbraccio a lui e a voi che lo seguite in questi quotidiani richiami alla Sua Parola.

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  4. Anna

    UN GRANDE GRAZIE A DIO PER IL DONO DI DON SANDRO, CHE DIO LO SOSTENGA SOPRATTUTTO QUANDO DEVE PRENDERE DECISIONI MPORTANTI.
    NOI SIAMO COME GLI APOSTOLI E A VOLTE CI FACCIAKO PRENDERE DAL TORPORE DEL SONNO.
    MA DON SANDRO CON I SUOI RICHIAMI DELLA PAROLA QUOTIDIANA CI RiCORDA DI CONTINUARE A SEGUIRE GESU ANCHE SE CI SEMBRA DIFFICILE FARLO NEI MOMENTI BUI E DI SOFFERENZA CHE FANNO PARTE DELLA VITA.
    E UN ABBRACCIO A VOI CHE NON MANCATE A QUESTO PREZIIOSO RICHIAMO DI DON SANDRO ALLA PAROLA VIVA DI GESU.

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