martedì 20 aprile

di | 19 Aprile 2021

fil 2,12-18

12 Quindi, miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. 13 È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni. 14 Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, 15 perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, 16 tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato. 17 E anche se il mio sangue deve essere versato in libagione sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento, e ne godo con tutti voi. 18 Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.

commento

dopo l’inno a Cristo che si è abbassato per innalzare a Lui la nostra vita, Paolo ricorda un altro elemento importante della vita cristiana e della vita di fede: quello del darci da fare. l’ascolto quotidiano della parola di Dio deve diventare operare, deve diventare un agire conforme alla parola che abbiamo ascoltato. la parola di Dio non mi toglie dal mondo, ma mi chiede un impegno a favore del mondo. L’ascolto diventa obbedienza concreta, altrimenti è un prenderci in giro. Noi oscilliamo tra il moralismo, il nostro impegno in prima persona, e il lassismo, lo spiritualismo vago, che non presuppone nessun impegno perché Dio ci ha già salvati e invece no! Né moralismo né lassismo: ho ricevuto il dono dell’amore, della libertà e della grazia. Sono amato gratuitamente e finalmente sono libero e responsabile e capace di amare. Nasce una vita nuova: se non c’è questa vita nuova, non ho ascoltato, non ho fede. È il frutto dello Spirito, questa vita nuova, che consegue all’ascolto. L’ascolto libera la nostra libertà; la grazia non si contrappone alla libertà dell’uomo, ma fa sì che abbiamo la libertà di avere grazia.

preghiamo

preghiamo per Federico

2 pensieri su “martedì 20 aprile

  1. Elena

    “tenendo alta la parola di vita…” Così scrive Paolo. Agite, impegnatevi, fate tutto per il Signore, per dare testimonianza e tenete alta la parola di vita. È come avere sempre una luce sopra il capo, una luce che rischiara la notte,un a voce nel silenzio più assoluto, un punto di riferimento costante. Un porto in cui approdare, riparare, riposare, fare rifornimento di vita. Così la parola del Signore. Così sia per tutti i credenti. Ricordo Federico e Beppe nella preghiera.

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  2. sr Alida

    Ogni giorno con Gesù è vita nuova. Amata, libera posso amare, attendere allalla salvezza con timore non è certo paura, ma un lasciarsi fare, lasciarsi amare, per essere il dono che vuole da noi per gli altri.. Mi unisco alle
    intenzioni di preghiera.

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