martedì 2 gennaio

di | 1 Gennaio 2018

lettera ai romaniRomani Rm 10,14-21                                                  14Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? 15E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene! 16Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato? 17Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. 18Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro: Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino agli estremi confini del mondo le loro parole. 19E dico ancora: forse Israele non ha compreso? Per primo Mosè dice: Io vi renderò gelosi di una nazione che nazione non è; susciterò il vostro sdegno contro una nazione senza intelligenza. 20Isaia poi arriva fino a dire: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me, 21mentre d’Israele dice: Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disobbediente e ribelle!

Commento

Dopo il periodo di Natale e in attesa dell’Epifania riprendiamo la nostra lettura del testo della lettera ai romani. Riprendiamo da dove l’abbiamo lasciata. Paolo ci dice oggi che «La fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo». È dunque indispensabile che questa Parola efficace sia proclamata attraverso il mondo. «Quanto sono belli… i piedi del messaggero di buone novelle», scriveva già il profeta (Isaia 52:7) e se pensiamo all ultime parole dei vangeli sono un’invito all’annuncio della parola in tutto il mondo. Ora questo messaggeri sono «coloro che annunciano la pace», perché i salvati a loro volta diventano dei predicatori. Sì, se ogni salvato volesse essere, nel luogo in cui il Signore lo manda, un messaggero pieno di fervore, gli appelli dell’evangelo risuonerebbero fino agli estremi confini del mondo. E Paolo ci mostra in che modo i credenti devono predicare: Non solo con le loro parole, ma anche con la bellezza del loro cammino, «calzati i piedi della prontezza che dà l’Evangelo della pace». Noi diciamo semplicemente: con la testimonianza della nostra vita. la triste domanda che Paolo pone  è: «Chi ha creduto…?» e Paolo attraverso le parole di Isaia evidenzia che molti cuori resteranno chiusi. Era il caso d’Israele, nonostante gli avvertimenti di tutto l’Antico Testamento: Mosè , Davide, Isaia cioè la Legge, i Salmi ed i Profeti. Ma stiamo attenti a non essere anche noi di quelli che annuncio un vangelo che prima non abbiamo ascoltato e assimilito

Preghiamo

Preghiamo per Francesca.

3 pensieri su “martedì 2 gennaio

  1. srAlida

    come sono belli i piedi di coloro che annunciano buone notizie ….aiutami nel cammino ad essere messaggera della Tua presenza …mi unisco alla preghiera per Francesca e Lorenza .

    Rispondi
  2. . Elena

    “Sono stato trovato da chi non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me” .Sì, il.Signore è venuto per tutti, viene ogni giorno per tutti, perché è così difficile riconoscerlo e accoglierlo? Ascoltarlo? Vivere secondo i suoi insegnamenti? Perché è contraddizione nel.mondo, perché sconvolge i nostri piani egoistici, perché ci chiede di lasciare il vecchio per accogliere il nuovo e il vero. Ed è difficile farlo. Gesù ci chiede di essere uomini e donne nuovi ogni giorno, ad ogni passo. Com’è difficile.
    Preghiamo per porci in ascolto attivo e ricettivo e per essere degni di accogliere e far germogliare la Parola come un fiore bello.
    Preghiamo per Francesca, per Lorenza e per il mio nipotino Marco e la sua famiglia.

    Rispondi

Rispondi a Sr rita Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.