martedì 19 novembre

di | 18 Novembre 2019

Lc 2,1-7           

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

Commento

Ed ecco il racconto della nascita di Gesù. un racconto di una umanità incredibile, di una tenerezza unica. Il vangelo di Luca è l’unico che colloca in un preciso luogo e tempo la nascita del Signore.  Si tratta di precise coordinate storiche, politiche, sociali e geografiche. Questo ci dice che questa nascita non è fuori dal tempo, non è fatto un spirituale, non è un fatto liturgico e di commemorazione più o meno sobria. La nascita di Gesù sancisce il fatto chiaro che Dio decide di stare in mezzo agli uomini, di mettere su casa con loro.  La nascita a Betlemme di Gesù coinvolge profondamente la nostra vita di credenti. Essa ci chiede di vivere la memoria non solo della nascita di Gesù, ma insieme del suo insegnamento, delle sue parole e dei suoi gesti, soprattutto delle sue relazioni con le persone: di compassione, di premura, di cura, di incoraggiamento e fiducia verso il mondo e l’umanità. Lui nasce fuori la città, noi siamo invitati ad uscire dalle nostre cittadelle per incontrare l’uomo. Lui nasce povero, noi siamo chiamati a riscoprire il paradigma di una vita sobria.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i lavoratori

3 pensieri su “martedì 19 novembre

  1. Sr Rita

    La sobrietà del racconto della nascita di Gesù dice molto della crudezza e bellezza del vivere da uomo, come tanti uomini, anche di oggi. Dio che è da sempre, nasce nel tempo , come tutti noi, in condizioni di vita come tanti di noi. E questo per stare con noi, specialmente con chi gli assomiglia nella semplicità e povertà del vivere ogni giorno.
    Preghiamo per chi nasce oggi, in condizioni di durezza e di bellezza.

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  2. Elena

    Anche la narrazione di questa nascita è sobria. La vita semplice è sobria. Non si ha bisogno di molto per vivere, ma il fatto che il Signore scelga di nascere in un modo semplice e povero, senza ” prenotazione” senza privilegio, ci avvicina alla bellezza e alla grandezza della aua umanità e prossimità. Davvero Gesù è il Dio con noi! Preghiamo per tutti coloro che nascono senza privilegi.

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  3. sr Alida

    Dio che ama stare con noi…nulla sfugge alla Sua mano carica di tenerezza e cura per la nostra fragilità……Prego per le intenzioni espresse e per tutti i lavoratori.

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