martedì 19 maggio

di | 18 Maggio 2015

Gihome2ovanni 17,1-11

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.  Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Commento

Questa preghiera del Figlio Gesù a Dio suo Padre è una cosa unica nel vangelo, sia in quello di Giovanni che negli altri evangelisti. Esso rivela  il dono supremo di comunione divina fatto all’umanità. Il cuore di questa preghiera, ma di tutto il capitolo 17 sta in questa glorificazione reciproca tra Padre e Figlio. La parola glorificazione  in Giovanni sta ad indicare il principio e il segreto dell’amore. La cosa interessante di questa glorificazione reciproca tra Padre e Figlio è che alla fine coinvolge in maniera piena l’umanità intera, come a dire che è anche dell’uomo andare alla ricerca di questo principio e sorgente dell’amore.  la pienezza della vita, la vita eterna è definita come conoscenza reciproca, assoluta intimità, incontro pieno. A tale “conoscenza” l’umanità viene chiamata, e in essa viene fatta entrare, nell’intimo segreto dell’Amore di Dio, quello che il Cristo è venuto a rivelare e a donare: un Dio che non è eterna solitudine, ma eterna comunione del Padre e del Figlio nello Spirito d’Amore. La fede possiamo dire che qui è descritta come il dono e la possibilità di un vedere quello che umanamente non si può vedere, e che peraltro è assolutamente reale, è la realtà profonda di tutto! È la realtà di Dio e del suo amore. Noi per grazia possiamo conoscere e abitare in questo gloria di Dio, in questa reciproca relazione d’amore. Posso solo dire: che dono meraviglioso!!!

Preghiamo

Preghiamo per chi si sente solo

 

4 pensieri su “martedì 19 maggio

  1. suor Rita

    “Padre, è venuta l’ora. Glorifica il Figlio tuo.” L’ora della glorificazione cui accenna Gesù nell’ultima cena, non è ancora la risurrezione, ma la morte in croce. Questa è l’ora preparata, attesa, temuta, accettata. L’intesa, la comunione forte tra il Padre e il Figlio rendono quest’ORA, unica, eterna salvezza. Gesù ha accolto i discepoli, li ha custoditi, li restituisce al Padre togliendoli da un certo “mondo”. Ora li ha introdotti nel mondo di Dio, nella luce del Vangelo. Possono camminare su vie di luce e di speranza.
    Preghiamo per chi non ha un’ORA importante nella sua vita e si lascia trascinare la vita senza significato alcuno.

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  2. ingridcicolari

    “Io non sono più nel mondo” . mi sono sempre o quasi fermata a riflettere ( da quando leggo la Parola ) sull’ uso delle preposizioni che la Parola ci trasmette ( in Cristo,con Cristo,per Cristo), mai di Cristo..nessun obbligo, solo libertà,, fede..
    ” compiendo l’opera che mi hai dato da fare” altro suggerimento di Gesù.. A volte mi chiedo quale sia..( sant Ireneo. La gloria di Di o è che l’uomo Viva)..
    Mi unisco a tutte le vs preghiere, sono vicina a Don Roberto e a Don Sandro, sr Rita e a tutti voi e che Dio ci aiuti a dare un senso profondo a tutte le NS fatiche quotidiane..soprattutto per chi non riesce o non si pone un senso
    La NS condivisione,in alcuni momenti particolari,fa parte di questo cammino che qui sulla terra chiamo vita vera
    Buona giornata

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  3. Luca

    Leggere questo brano il giorno dopo aver saputo che don Paolo lascerà le sue comunità mi porta inevitabilmente, fatte le debite proporzioni, a rileggerlo in questa luce.
    Ecco allora che oggi la preghiera di Gesù è per queste due comunità parrocchiali rimaste orfane, perché il Padre le sostenga perché nulla di quanto lo Spirito ha suscitato in questi cinque anni nelle comunità vada perduto.

    Preghiamo per le nostre comunità e per i nostri pastori, in arrivo e in partenza

    Buona giornata a tutti!

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  4. silvia coter

    Mi colpisce in questo brano l’uso del verbo “dare”, il Padre da, il Figlio da a sua volta in una stretta reciprocità, comunione appunto, e infine c’è anche chi accoglie questo fiume gonfio della grazia di Dio (“Essi le hanno accolte”). Fa o Signore che anche noi, come te e il Padre sappiamo “dare” con generosità e letizia, ma anche ricevere con umiltà, semplicità e riconoscenza. Una buona giornata a tutti!

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