martedì 18 febbraio

di | 17 Febbraio 2020

– Lc 12,13-21         

13Uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 15E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». 16Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. 17Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? 18Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. 20Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. 21Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Commento

È sempre molto difficile il rapporto con la ricchezza e con le eredità. E il vangelo di Luca è pieno di note sul tema della ricchezza. Ovviamente sono note che orientano la riflessione in una certa direzione: quella di una ricchezza che non porta la salvezza. Forse il vero problema della ricchezza non è la ricchezza in sé, ma l’idolatria del possesso. Il far diventare idolo il denaro e il possesso del denaro. Per questo si può arrivare a rompere i rapporti con i propri fratelli. Per questo si può arrivare a rovinare la vita mia e altrui. Pensate anche a tutto il tema dell’economia segnata solo dal profitto. La parabola qui narrata conferma e amplia il suo insegnamento riportandoci al tema centrale, e cioè alla primaria importanza della nostra comunione con il Signore della nostra vita. L’uomo ricco della parabola si pensa e si costituisce signore di sé e della sua vita. E lo fa confidando nel suo idolo di ricchezza e di possesso: la sua vita dipende da ciò! Prima di essere un peccato, questa è stoltezza! La parabola non vuole porsi come esortazione a convertirsi, ma è semplicemente l’immagine della follia idolatrica per la ricchezza e per il suo possesso. Dio stesso è personaggio della parabola. Ed è Lui stesso a porre la domanda sul senso della cupidigia. Volersi arricchire non è di per sé cosa cattiva, anzi! Si tratta di vedere per chi e per che cosa lo si fa.
Mi permetto di sottolineare che qui non si tratta di un disprezzo delle cose e di una loro demonizzazione, ma della responsabilità circa la concezione e l’uso che di esse l’uomo si fa.

Preghiamo

Preghiamo per don Davide

4 pensieri su “martedì 18 febbraio

  1. Elena

    Credo che Gesù avesse ben chiaro quale fosse il potere di ciò che è capace di fagocitare l’uomo e i suoi insegnamenti ci riportano all’essenza, all’interezza e alla dignità del nostro essere umani. Il Signore ci riporta alla pienezza in Sé. Il resto va vissuto con rispetto e sobrietà.
    Ricordo don Davide nella preghiera.

    Rispondi
  2. Pinuccia

    ho passato momenti in cui avevamo debiti ed eravamo in difficoltà: pregavo e mi affidavo a Dio. Quando invece in apparenza abbiamo tutto ciò che ci serve sembra che anche Dio non serva a molto e ci dimentichiamo di Lui. Poi ti rendi conto di quanto sei stolto, senti quanto la cura sua arida, vuota: la vera ricchezza, quella che da fa riempire il cuore e non i granai, è Dio e l’amore che ci ha insegnato, di cui è testimone. Sentirsi creature da pace al cuore, affidare le propria vita a Dio da la pienezza di vita! Preghiamo per don Davide.

    Rispondi
  3. sr Alida

    C’è una Parola che dice …”Non darmi ne povertà ne ricchezza “…ma la giusta misura del cammino….Noi siam portati a fagocitare ,a possedere ,chiedo al Signore di farmi amare l’essenziale ,prego per don Davide

    Rispondi
  4. Sr Rita

    Arricchirsi davanti a Dio non è un merito, ma un dono che si accoglie quando si è un poco saggi. Che ci sia data sapienza. Una preghiera per Sr Cinzia nel giorno del suo onomastico.

    Rispondi

Rispondi a Pinuccia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.