martedì 17 agosto

di | 16 Agosto 2021

Lc. 12,35-40

35 Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; 36 siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. 37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 39 Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate».

Commento

Il padrone di casa deve fare di tutto per difendere i suoi averi. Attende il ladro, ma non sa a che ora viene, quindi vive di questa paura e di questo controllo continuo dei suoi beni. Questa è la preoccupazione unica del ricco. La paura di perdere tutto. Potremmo quasi dire che l’orizzonte del ricco sono i suoi beni di cui ha una cura eccessiva. L’orizzonte del credente, dell’uomo di fede è un altro. Si chiama Dio Padre. È l’orizzonte di chi sa affidarsi al padre che è nei cieli. Quello state pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne accese indica appunto come l’uomo rimane attento a dare credito sempre a Dio Padre. Tutta la sua vita è come concentrata su questo atto di fiducia pieno. il testo non è un indicazione sul vegliare sull’ultimo giorno, si tratta invece di un’esortazione alla responsabilità secondo i doni che abbiamo ricevuto e tutti i doni che abbiamo ricevuto o li usiamo per l’egoismo, cioè per fare il male, o li usiamo nell’amore, cioè per fare il bene; quindi non c’è un uso neutro dei doni: siamo responsabili di ciò che abbiamo e li possiamo gestire o con lo Spirito di Dio, che è Spirito di vita, o con lo spirito contrario,  che è lo spirito di morte.  Vegliate vuol semplicemente dire: stai attento a che uso fai dei tuoi beni, dei tuoi doni.

Preghiamo

Preghiamo per l’Uganda: Una guerra civile che prosegue da più di 20 anni e che ha provocato una grave crisi economica e si contano migliaia di morti all’anno.

2 pensieri su “martedì 17 agosto

  1. Elena

    La Parola di oggi sollecita in me una risposta. Lasciarsi abitare dal Signore.
    Chi abita in una casa, in una famiglia ha confidenza con gli altri che la abitano, c’è intimità, ci si conosce nel profondo, si condivide l’uso di spazi e di cose. Lasciarsi abitare dal Signore, condividere con Lui ciò che siamo, ciò che abbiamo ricevuto, gli spazi profondi del nostro vivere è un’esperienza bella e viva. Lasciare spazio, tempi e condivisioni al Padre è essere casa in Lui e con Lui. La prospettiva diventa intima. L’attesa necessaria e buona. L’appartenenza reciproca. Il riconoscersi rasserena e dà pace…
    Prego con voi secondo le comuni e le personali intenzioni.

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  2. sr Alida

    Dar credito al Padre affidarsi.. Accortezza di usare dei beni, dei doni per il bene… Donami Signore CORAGGIO di cambiare ciò che va cambiato nel cammino di conversione, LUCE per capire quello che posso vivere come dono, DISCERNIMENTO per capire quale è l’una o l’altra possibilità.
    Con voi prego per l’Uganda e per le intenzioni di ciascuno.

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