martedì 14 Marzo

di | 13 Marzo 2017

fiori Matteo  13,10-17                                                                             

10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14 Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. 15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca! 16 Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!

Commento

Con questo testo inizia la spiegazione della parabola del Seminatore. Questi versetti sono come la premessa alla spiegazione vera e propria.  Sono i discepoli che chiedono la spiegazione. Non è la folla che vuole capire. Mi sembra che questa questione è importante:  chi vuole seguire Gesù deve diventare suo amico, deve chiedere spiegazioni. Chi vuol rimanere nell’ambito della conoscenza è sufficiente che si comporti come la folla anonima che non entra in un rapporto di amicizia con Gesù e di conseguenza non ha bisogno di chiedere spiegazioni circa la parola.  Agli amici del Signore la parola è data ed è spiegata. Essa non è raggiungibile o meritabile o conquistabile. Può solo essere ricevuta in dono dal Signore stesso. In questo orizzonte le parabole sono il simbolo della sapienza-dono di Dio: sono annuncio, conferma e luce per chi riceve il dono, e restano insondabili e infruttuose per chi è ancora nella vecchia situazione di un’umanità che, avendo perso il contatto e la comunione con Dio, o tale sapienza nuova la riceve in regalo, o non può pensare di raggiungerla. Quindi, in un certo senso se vogliamo continuare a leggere e comprendere il Vangelo dobbiamo diventare amici del Signore.

Preghiamo

Preghiamo per Marco e Isa

3 pensieri su “martedì 14 Marzo

  1. sr Rita

    Preghiamo per Clara e per Sr Andreita che oggi vengono operate di tumore. Preghiamo per Sr Tommasina che compie gli anni.

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  2. sr Alida

    “A noi è dato conoscere i misteri .”..mi vien da dire come son fortunata ,come son fortunati ,chi vuol essere amico di Gesu’ ,….E dice agli altri no ,perchè non vedano , non comprendano …e aggiunge però ” E io li guarisca …” C’ è una grazia per tutti dunque …con un piu’ di responsabilità per chi è amico …Signore rendici Tuoi amici …contenti di poter collaborare alla Tua opera di salvezza …Una preghiera per Marco e Isa ,Per Clara e sr Andreita ,in questa prova di poca salute ……Per la nostra Madre Generale in visita alla mia comunità ,per sr Tommasina ,che ne è responsabile ,per il dono della sua vita ……

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  3. Elena

    Mi unisco alla preghiera comune per le tante persone che presentiamo al Signore e consegnamo al suo amore.
    Sono grata a tutti coloro che mi permettono di conoscere e approfondire il rapporto con Dio. Anche questo è un dono….

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