martedì 11 maggio

di | 10 Maggio 2021

Lc. 1,67 – 80

67 Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:
68 «Benedetto il Signore Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
69 e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
70 come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
71 salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
72 Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
73 del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
74 di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, 75 in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
76 E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
78 grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
79 per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
80 Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Commento

Questo è l’inno di Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, l’uomo che era rimasto muto di fronte alla parola del Signore. Anche lui come Maria manifesta tutta la sua gioia in questo cantico di lode. Penso si possa chiamare l’inno che esalta il compimento delle promesse antiche. Ogni parola di questo canto di lode è come un condensato di tutta la Sacra Scrittura. È il riassunto di tutte le azioni di Dio nel v.t. il tutto con uno sguardo nuovo: quello della misericordia. Nella prima parte, dopo l’introduzione di Zaccaria che comincia a parlare, c’è una benedizione, non perché ha avuto il figlio, ma benedice Dio prescindendo dal figlio. E poi la seconda parte, benedice per il figlio. Questo canto sublime che contiene tutta la Storia della Salvezza, tutta la visita di Dio  dell’Antico Testamento, tutta la visita futura, benedice perché visitò e perché visiterà il suo popolo, tutto questo canto sublime davanti a un bambino di otto giorni. E questo è anche molto bello, perché ogni vita che nasce è una promessa infinita di vita, e nel Battista vediamo il prototipo dell’uomo che è fatto per accogliere il Signore, per preparare la via del Signore, dell’uomo aperto a ricevere il grande dono di Dio che è Dio stesso che si dona.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i giovani

2 pensieri su “martedì 11 maggio

  1. Elena

    Giovanni incarna una promessa, davvero è un uomo prescelto per preparare la strada a Gesù, Dio della misericordia e di un tempo nuovo….
    Quanto abbiamo imparato da Giovanni e da Gesù stesso, mi domando? Di cosa ha ancora bisogno l’essere umano per concepire misericordia, amore, accoglienza, perdono? Siamo sempre e ancora al principio dei tempi, a volte, non abbiamo ancora capito niente e siamo ancora muti e sordi….
    Signore,abbi pietà di noi, che ancora restiamo troppo piccoli davanti al tuo amore così grande! Prego con voi per tutti i giovani.

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  2. sr Alida

    È venuto, viene e verrà a visitarci dall’alto un Sole che sorgche sorge.. Bello sapere che ci son premure e gesti di amore per noi ogni giorno, da parte di Dio..Lo ringrazio e prego per i giovani, per noi perché sappiamo accogliere le Sue visite e raccontarle alle nuove generazioni.

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