lunedì 7 giugno

di | 6 Giugno 2021

Lc. 5,17-26

17 Un giorno Gesù stava insegnando; e c’erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compiere guarigioni. 18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un uomo che era paralizzato, e cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. 19 Non trovando modo d’introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e, fatta un’apertura fra le tegole, lo calarono giù con il suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù. 20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati». 21 Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: «Chi è costui che bestemmia? Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?» 22 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Che cosa pensate nei vostri cuori? 23 Che cosa è più facile, dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati”, oppure dire: “Àlzati e cammina”? 24 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati, io ti dico», disse all’uomo paralizzato, «àlzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». 25 E subito egli si alzò in loro presenza, prese il suo giaciglio e se ne andò a casa sua, glorificando Dio. 26 Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e, pieni di spavento, dicevano: «Oggi abbiamo visto cose straordinarie».

Commento

È un miracolo oserei dire simpatico, o forse ostinato nel senso che c’è un ostinazione da parte del paralitico e di chi lo cala dal tetto della casa per mettere quest’uomo di fronte a Gesù. Ma il primo gesto che fa il Signore è quello di perdonare i peccati. I miracoli, tra le tante cose, hanno anche lo scopo di liberare l’uomo dal male fisico, morale, spirituale, da ogni sorta di male. Gesù non è guaritore, è uomo attento all’ uomo e proprio perché è attento all’umana sofferenza cerca di liberare l’uomo da tale soffrire. Se guardiamo bene sono due le liberazioni che mette in atto nei confronti di quell’uomo. Egli era paralitico, era come paralizzato nel corpo, tanto è vero che aveva bisogno di qualcuno che lo sollevava, ma era paralizzato anche nel cuore con il suo male. Attenzione, io non collego la paralisi fisica a quella spirituale, non è la prima la conseguenza della seconda. Non  si può mai pensare che le fragilità dell’uomo hanno come conseguenza che Dio mette nell’uomo una paralisi spirituale. Le due cose non sono collegate in questo modo, altrimenti noi avremmo un Dio che premia e castiga. La vita stessa paralizza l’uomo nelle sue paure, nella sue angosce, nelle sue fragilità. Gesù non condanna, ma libera da tutte le paralisi che bloccano la nostra vita.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le famiglie

2 pensieri su “lunedì 7 giugno

  1. Elena

    Bella la tenacia di quest’uomo e dei suoi cari che lo accompagnano affinché arrivi proprio di fronte a Gesù. Belle le parole di Gesù, scandalose per chi costruisce pensieri nell’intelligenza di Dio. Bella la liberazione da ogni male, perché il male fisico e spirituale sono i nostri mali, quelli di tutti! E Gesù, che ama l’uomo nella sua totalità lo ama fino in fondo e lo restituisce a vita nuova.
    Unisco la mia preghiera a quella di tutti voi, per le famiglie, per chi soffre nel corpo e nello spirito.

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  2. sr Alida

    Egli veduta la loro fede… La fiammella della nostra fede e l’umanità di Gesù la sua potenza valorizza le nostre capacità di rialzarci e camminare con Lui sulla Sua Parola Prego per tutte le le famiglie e per chi soffre nel corpo e nello spirito una preghiera per mio zio Battista che è passato all’altra riva.

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