lunedì 31 ottobre

di | 30 Ottobre 2022

Apocalisse 10, 8-11

Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: “Va’, prendi il libro aperto dalla mano dell’angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra”. Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: “Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele”. 10Presi quel piccolo libro dalla mano dell’angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l’ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l’amarezza. 11Allora mi fu detto: “Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni, lingue e re”.

Commento

Udiamo ancora la stessa voce dal cielo e questa volta l’annuncio che ne deriva è quella simile al testo della vocazione del profeta Ezechiele: si tratta di mangiare simbolicamente il libro della parola sacra, cioè si tratta di assimilarlo tutto, di diventare una cosa sola con il libro stesso. Solo quando il profeta assimila, mangia la sacra scrittura e gli può diventare profeta vero. Solo nell’intimità con la parola io posso dar voce alla parola della sacra scrittura, altrimenti sono solo le mie parola. Se voglio lasciare ad un mondo segnato dal male una parola di speranza io devo assimilare in me la parola di speranza. Questo mangiare la parola ha due effetti: nelle viscere tale parola appare amara, in bocca è dolce come il miele. Provo a spiegare così: il primo impatto con la parola sacra è un bellissimo impatto, la parola è carica di entusiasmo. Ma quando è assimilata se ne coglie tutta la bellezza e insieme la fatica, l’amarezza appunto. La parola dona vita, sappiamo anche che rimanere fedeli ad essa è molto impegnativo e a volte tale parola è carica di amarezza. Dobbiamo accettare e l’una e l’altra condizione se vogliamo essere degni di annunciare la parola.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa

2 pensieri su “lunedì 31 ottobre

  1. Elena

    Davvero assimilare la Parola di Dio non è semplice, crea turbamento rispetto alle cose della vita, ci pone in conflitto, ci chiede di fare scelte complicate, che danno amarezza , ci richiede impegno e veglia continua, responsabilità e prudenza, umiltà e coraggio, lotta e fatica. Ma l’assimilare tale Parola ci pone nella condizione di testimoniare e anche se non saremo profeti, saremo Parola fatta carne, fatta azioni, fatta vita…saremo credenti credibili. Che il Signore ci aiuti con la Sua grazia! Per la Chiesa la preghiera odierna.

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  2. sr Alida

    Assimilare la Parola per lasciare al mondo una parola di speranza.. Una conquista assimilare come la stella alpina presa dalla roccia… Non impossibile e bella con tutte le qualità descritte.. Aiuta noi Signore e la Chiesa, ogni battezzato ad interiori zare la Parola per essere speranza nel quotidiano.

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