lunedì 30 aprile

di | 29 Aprile 2018

profeta geremia icona Geremia Ger 30,18-31,1                        

18 Così dice il Signore: “Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. La città sarà ricostruita sulle rovine e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto. 19 Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante. Li moltiplicherò e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati, 20 i loro figli saranno come una volta, la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me; mentre punirò tutti i loro avversari. 21 Il loro capo sarà uno di essi e da essi uscirà il loro comandante; io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me. Poiché chi è colui che arrischia la vita per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore. 22 Voi sarete il mio popolo e io il vostro Dio. 23 Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena, una tempesta travolgente; si abbatte sul capo dei malvagi. 24 Non cesserà l’ira ardente del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni lo comprenderete! 1 In quel tempo – oracolo del Signore – io sarò Dio per tutte le tribù di Israele ed esse saranno il mio popolo”.

Commento

Vi è come un principio di rinascita dentro le parole di Geremia. Parole di speranza come restaurare, compassione, ricostruire, sorgere e altre ancora ci dicono che tutto questo non è solo rifacimento di una cosa vecchia, di un restauro, di un ringiovimento. No! Dio fa un’opera nuova, una creazione nuova, un nuovo popolo. Di fatto si tratta del compimento della profezia che esprime il “principio” e cioè quel progetto originario del Signore che finalmente può adempiersi con la definitiva vittoria divina sul male e sulla morte. Si torna alla creazione, ma in maniera nuova, si torna al principio, ma in quel principio vi è una novità, si torna a casa ma è una casa nuova. Ci sarà un capo che rischierà la vita per il Signore e per il popolo, che si prenderà cura di loro. In questa nuova creazione si attuerà la piena comunione tra Dio e il suo popolo: non per un reciproco “possesso”, ma, come bene suggerisce il testo, per un reciproco dono di sé. L’uomo apprende da Dio stesso la potenza dell’amore, cioè del dono di sé all’Altro.

Preghiamo

Preghiamo per Marta, Francesco e i piccoli Paolo e Chiara che partono per il Perù per un periodo con l’operazione mato grosso.

3 pensieri su “lunedì 30 aprile

  1. sr Rita

    Prego per la famiglia missionaria che va in Perù ed anche per i circa 150 catechisti incontrati oggi.
    “….sarò Dio per tutte le tribù di Israele ed esse saranno il mio popolo”. Che sia vero per tutti, anche oggi.

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  2. . Elena

    Speranza di vita nuova…. Dopo ogni tempesta, il cielo sereno. Vedo questa nuova vita in Gesù e nel Suo amore per l’umanità tutta. Possa questo amore redimerci per ogni nostra mancanza, per sempre e ricondurci al Padre. Preghiamo per questa famiglia in partenza, per i catechisti e per Chiara.

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  3. srAlida

    Restaurerò la sorte …La città sarà ricostruita al suo posto di nuovo ,sulle rovine ..Bella questa speranza ,quello che mi prende di più e come quella del vasaio che ricostruisce il vaso con gli stessi cocci si diffonda in tutto il mondo questa speranza possa essere cosi sopratutto per i luoghi di terremoti…Mi unisco alla preghiera per la famiglia che parte in missione ,per i catechisti e per Chiara

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