lunedì 3 settembre

di | 2 Settembre 2018

1 Cor 15,51-58                                

 SAN PAOLO - LETTERE51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità. 54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria. 55 Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? 56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. 57 Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

Commento

Si tratta del brano conclusivo del cap. 15, nel quale abbiamo approfondito l’argomento della risurrezione di Gesù e della risurrezione dei morti. Nel passo odierno Paolo parla anzitutto di come intendere la risurrezione se, al momento della fine del mondo, qualcuno sarà ancora in vita: come faranno a risorgere costoro, visto che non sono ancora morti? Per questo Paolo parla di un mistero di trasformazione che si compie in un attimo e che coinvolge gli ultimi futuri abitanti del nostro pianeta. Essi saranno trasformati mentre tutti coloro che erano già morti «risorgeranno incorrotti». La risurrezione è dunque vista come un momento di trasformazione dallo stato corruttibile allo stato incorruttibile, dallo stato mortale allo stato immortale .  Nel brano parla di “corruzione” che deve vestirsi di “non corruzione”. Per ereditare il Regno bisogna essere rivestiti di Lui, bisogna lasciare, uscire dal mondo corruttibile della legge, che come un pungiglione alla fine uccide la vita, ed entrare nel mondo della grazia che come un dono salva la vita. Ma per stare in questo mondo della grazia Paolo ci chiede di rimanere saldi nell’opera del signore.

Preghiamo

Preghiamo per Massimo

 

3 pensieri su “lunedì 3 settembre

  1. Pinuccia

    La nostra fatica non è vana nel Signore! Non sprechiamo tempo e fatica per cose vane e se la nostra fatica è nel Signore non scoraggiamoci non è vana!

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  2. . Elena

    Trasformarsi attraverso Gesù. Diventare persone nuove, incorruttibili e immortali. Questa la sfida del cristiano. Passaggi difficili da commentare, ma non impossibili da conseguire. Con la Tua mano verso di noi, sempre! Fede, volontà, amore, esperienze quotidiane di Te, Signore. Chissà quanta strada devo ancora fare nel viaggio verso di Te…. ma sarà la tua grazia a salvarmi, alla fine. Il dono per eccellenza. Ricordo nella preghiera coloro che riprendono il lavoro dopo un tempo di riposo.

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  3. srAlida

    Rimanere saldi nell’opera del Signore ..rivestirsi di Lui …Bello quello che Paolo dice anche di chi sarà ancora in vita alla fine del mondo ….Per me un mistero dove saremo noi morti fino alla fine del mondo ….La fede dice che saremo già con il Signore ,ma chiedo un aumento di fede e la capacità di credere che comunque saremo con Lui e che ci sarà salvezza per tutti nel modo come Lui sa fare …Mi unisco alle intenzioni di oggi e per Massimo

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