lunedì 29 aprile

di | 28 Aprile 2019

la lettriceSalmo 37 – Titolo: PREGHIERA DELLA PIAGA PURULENTA

Sottotitolo

Qualunque sia il mio male,
fosse anche la peste o il cancro;
qualunque sia il mio peccato,
fosse anche l’uccisione di un bimbo, o di Cristo,
riuscissi comunque a pregare,
sarebbe già come scorgere
una misteriosa luce
nella fittissima notte.

Di Davide. Per fare memoria.

2 Signore, non punirmi nella tua collera,
non castigarmi nel tuo furore.

3 Le tue frecce mi hanno trafitto,
la tua mano mi schiaccia.

4 Per il tuo sdegno, nella mia carne non c’è nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per il mio peccato.

5 Le mie colpe hanno superato il mio capo,
sono un carico per me troppo pesante.

6 Fetide e purulente sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.

7 Sono tutto curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.

8 Sono tutti infiammati i miei fianchi,
nella mia carne non c’è più nulla di sano.

9 Sfinito e avvilito all’estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.

10 Signore, è davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito non ti è nascosto.

11 Palpita il mio cuore, le forze mi abbandonano,
non mi resta neppure la luce degli occhi.

12 I miei amici e i miei compagni
si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.

13 Tendono agguati quelli che attentano alla mia vita,
quelli che cercano la mia rovina tramano insidie
e tutto il giorno studiano inganni.

14 Io come un sordo non ascolto
e come un muto non apro la bocca;

15 sono come un uomo che non sente
e non vuole rispondere.

16 Perché io attendo te, Signore;
tu risponderai, Signore, mio Dio.

17 Avevo detto: «Non ridano di me!
Quando il mio piede vacilla,
non si facciano grandi su di me!».

18 Ecco, io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.

19 Ecco, io confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.

20 I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo:

21 mi rendono male per bene,
mi accusano perché cerco il bene.

22 Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;

23 vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.

Commento

Dopo la settimana santa e dopo l’ottava di pasqua riprendiamo la lettura dei salmi. Non so se li leggeremo tutti in una volta. Può essere che ad un certo punto ci fermeremo….  Perché 150 salmi sono tanti…Comunque intanto riprendiamo. È molto probabile che la malattia descritta nel Salmo possa essere la lebbra. E questo fatto da al salmo un tono particolare: la lebbra era considerata una malattia contagiosa e il lebbroso doveva stare fuori dalla città, era di fatto in una condizione di emarginazione. Ma questa lamentazione ha in se un tema più profondo, legato a quella «teoria della retribuzione»   ( v. il nostro libro di Giobbe)  per la quale ogni malattia o dolore supponeva alla radice un peccato. La terribile lebbra rivela un terribile peccato ed è per questo che il salmo diventa un’intensa confessione della colpa. Il corpo segnato da ogni forma di mali diventa una specie di geografia dell’anima solcata dal peccato e dalla miseria. Il pentimento è urlato, il grido ha il tono di un ultimatum, ma da ogni riga è assente la disperazione perchè «in te solo confido, Signore». E questa confidenza in Dio che parte proprio dalle ferite del corpo malato è l’inizio della guarigione non fisica, ma umana.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le famiglie che hanno adottato dei bimbi.

4 pensieri su “lunedì 29 aprile

  1. sr Alida

    Signore è davanti a Te ogni mio desiderio e il mio gemito non ti è nascosto ..confesso la mia colpa,da me non stare lontano …

    Rispondi
  2. sr Alida

    Questi pochi versi ,mi pongono davanti al Signore cosi come sono invito per me ad aumentare la confidenza in Dio,mi unisco alla preghiera per tutte le famiglie che hanno adottato un bimbo ,per le persone che ci chiedono preghiere …

    Rispondi
  3. sr rita

    Perché io attendo te, Signore;
    tu risponderai, Signore, mio Dio.
    Attesa e risposta. Un dialogo aperto tra Dio e l’uomo. Questa alleanza è la forza che mantiene viva la speranza anche e soprattutto nel tempo della prova. Il Signore ci insegni ad attendere. I suoi tempi non seno sempre i nostri. Ci dia fede per credere che Lui risponderà.

    Rispondi
  4. Elena

    La confidenza, il confidare, il fidarmi del Signore, dà alla mia vita anche solo uno spazzo di luce. A volte basta solo questo per non sentirmi perduta irrimediabilmente. Abbandonata…
    Quante volte, nei momenti peggiori ho cercato questo legame, l’unico possibile in mezzo al nulla. E tu ci sei stato, Signore. Preghiamo per chi fatica a cercare Dio nella propria vita e nelle proprie esperienze e per tutte le famiglie adottive. Una preghiera per Ashley e per Giulio.

    Rispondi

Rispondi a sr Alida Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.