lunedì 28 febbraio

di | 27 Febbraio 2022

gen 28,10-22

Giacobbe partì da Betsabea e si diresse verso Carran. 11Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. 12Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. 13Ecco, il Signore gli stava davanti e disse: “Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato. 14La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra. 15Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questa terra, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto”. 16Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo”. 17Ebbe timore e disse: “Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo”. 18La mattina Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. 19E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz.  20Giacobbe fece questo voto: “Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, 21se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. 22Questa pietra, che io ho eretto come stele, sarà una casa di Dio; di quanto mi darai, io ti offrirò la decima”.

Commento

Questo testo del sogno di Giacobbe con la scala che sale al cielo e gli angeli che salgono e scendono è uno dei brani più famosi e commentati del libro di Genesi. Teniamo presente che Giacobbe sta fuggendo dall’ira del fratello Esaù. Tale fuga durerà 20 anni. In questa fuga egli fa una serie di esperienze che lo porteranno alla dichiarazione di fede nei confronti dell’unico Dio, quello che gli ebrei chiamano Jaweh. Tutto questo percorso è segnato sempre dal tema dell’alleanza, del patto con il Dio di Israele   e di conseguenza con la promessa della terra e della generazione. Se questo è lo sfondo mi soffermo ora sul sogno di Giacobbe. La scala del sogno di Giacobbe è l’elemento di congiunzione tra il cielo e la terra. il luogo di un sogno diventa la porta del cielo, il luogo decisivo della fede di Giacobbe. Non nella morale, non nella ragione, ma nel non gestibile Giacobbe trova la parola di Dio. In sogno Giacobbe vede quello che tutti noi tante volte speriamo di vedere: metterci in comunicazione con Dio, stare con Dio. Giacobbe da questo sogno impara a capire che lui può stare alla presenza di Dio anche se fuggiasco.

preghiamo

Preghiamo per chi fugge dalla guerra

2 pensieri su “lunedì 28 febbraio

  1. sr Alida

    Molto bello questo tratto mi riporta all’inizio dell’incontro con Dio, o anche del cammino di fede, magari facessimo sogni almeno ogni tanto di questo tipo. Quando torniamo nei posti dell’incontro il cuore come segno ricorda.. Mi unisco alla preghiera per chi fugge dalla guerra.

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  2. Elena

    Il Signore accompagni ogni fuggiasco e gli dia riparo nella Sua misericordia. Oggi come in passato con Giacobbe. Che la fede resti salda e forte nella promessa di un’alleanza che non avrà mai fine e che libera ogni uomo dal suo giogo.

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