Lunedì 27 aprile

di | 26 Aprile 2015

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Lunedì 27 aprile – Giovanni 10,1-10

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Commento

Continua la riflessione del Signore sul pastore e sul gregge. Chi conduce la nostra vita? Tutti abbiamo dei modelli, dei punti di riferimento, qualcuno o qualcosa che ispira le nostre scelte. Gesù si propone come un pastore esperto, che ci sa portare verso il Padre, che non lo fa per interesse. Quanto è brutto sperimentare che le persone che ci vogliono bene lo fanno per averne un tornaconto! Dio no, ci ama senza condizioni, senza aspettarsi nulla, senza aspettarsi neppure le nostre devozioni. È libero, totalmente libero. Non so se avete sperimentato nella vostra vita l’amore di Dio e la sua libertà interiore. Io sì, e ne sono rimasto soggiogato. Impariamo da lui ad amare senza misura e senza condizioni o condizionamenti! Gesù insiste: egli è la porta, possiamo accedere al Padre solo passando attraverso di lui. Certo, molte persone cercano Dio e fanno esperienza di religiosità attraverso percorsi diversi, storicamente simili ma originali e fanno bene. Ma per i discepoli, per noi discepoli, Gesù è una porta certa, un passaggio necessario: noi non crediamo in Dio, crediamo nel Dio che Gesù è venuto a rivelarci!

Preghiamo

Preghiamo anche oggi per tutti i morti e feriti del terremoto in Nepal.

2 pensieri su “Lunedì 27 aprile

  1. Anonimo

    Sono belle e semplici le similitudini che usa Gesù per farsi conoscere e farci vedere la via con chiarezza. Eppure sono ancora oscure a molti, difficile capire perchè Lui si esprima così. Mi piace questo Gesùche si prende la briga di spiegare, e poi di spiegare ancora e ancora come arrivare a Dio, come arrivare a stare bene, come avere una vita in pienezza . Come raggiungere la salvezza infine. Le sue parole sono efficaci e profonde. E chiare, decise, piene di coerenza!
    Mi piace questo Gesù che insiste nel mostrarci come seguirlo… non ci molla proprio mai…
    Prego perchè, nonostante i diversi percorsi di fede di ciascuno, tutti ci si possa alla fine ritrovare attorno al Padre e fare festa insieme!
    E tengo una candela accesa per ricordare il passaggio, un po’ forzato ed imprevisto, di tanta gente dal Nepal alle braccia di Dio. Prego perchè tutti non ci dimentichiamo di questi nostri fratelli lontani in assoluta necessità ed emergenza. Il Signore della Luce possa lenire il grande dolore di quanti hanno perduto i loro cari e tutto ciò che per loro era importante.
    Quanta sofferenza nel mondo….
    Elena

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  2. suor Rita

    Chi conosce il pastore lo segue. Il pastore cammina davanti e le pecore lo seguono. Gesù è la porta dell’ovile e attraverso di lui le pecore entrano ed escono in libertà. Un Dio così nessuno poteva inventarselo. Ci viene regalato in continuazione e , man mano che la nostra vita con lui si fa storia, noi scopriamo qualcosa di nuovo della sua identità. L’obiettivo del nostro Dio è che l’uomo – ogni uomo – abbia vita a l’abbia in abbondanza. Davanti alle situazioni strane e tragiche della mia gente qui in Brasile, davanti al terremoto del Nepal, davanti a tanti altri luoghi di morte mi viene da chiedere: ma come fa Dio a dare la vita in abbondanza? A chi la sta dando? Come?
    Non pretendo risposte. Solo prego affinché chi vive queste situazioni venga raggiunto da quella VITA che a noi sfugge.
    Vorrei fare una preghiera anche per Maria Teresa e Cornelio che stanno passando un brutto momento per la loro salute. Due coniugi dei quali si può dire: non lo meritano. Ma Dio sa.

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