lunedì 26 luglio

di | 25 Luglio 2021

Lc. 10,12-16

12 Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. 13 Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. 14 Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. 15 E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata! 16 Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

Commento

Nell’annuncio del vangelo si va incontro anche al rifiuto. In questo testo Gesù pensa con rammarico alle città che lo hanno rifiutato perché non ha compiuto dei segni, dei miracoli grandiosi, solo  piccoli segni. In quel guai a voi non c’è la condanna per quelle città, ma il dispiacere per quelle città: mi spiace per voi che non avete accolto la parola, ma cercate solo segni. Queste città hanno come sbagliato strada, , perché la via della vita è l’altra e l’amore è il dono non il potere e il dominio. Vorrei sottolineare un particolare che ho trovato leggendo. Con quel guai a voi Gesù pensa alla croce, pensa al sua ultimo grande rifiuto. Ma sappiamo bene che Gesù in quel rifiuto si carica di tutto il male del mondo. Allora forse possiamo pensare che quelle parole non sono di condanna, ma sono le parole con cui Gesù si carica di tutto il loro errore, che poi è l’errore che genera il rifiuto della parola, dell’altro, del diverso. Quindi con questa parola Gesù si carica di tutta l’incomprensione di quelle città e le salva grazie alla sua croce. Quindi l’ahimè di Dio è una cosa grande, sente che lui è l’agnello di Dio che porta il peccato del mondo, lui che si addossa le nostre iniquità. Lui che ci guarisce con le sue ferite, quindi è veramente “ahimè”.

Preghiamo

Preghiamo per il Gongo dove è in atto quella che chiamano la guerra mondiale africana che ha fatto 350.000 morti

2 pensieri su “lunedì 26 luglio

  1. Elena

    C’è come una profonda povertà in chi si ferma solo davanti a ciò che appare, senza lasciar entrare quella novità, quell’essere parte dell’amore di Dio, che è l’amore più grande. E che apre cuori, menti, prospettive, sguardi. I guai,allora, mi sembrano inevitabili, perché nella nostra pochezza, nel non saper varcare il confine, nel non guardare il mondo con uno sguardo amorevole, i guai si intrecciano da soli… Rimaniamo poveri, piccoli, meschini, invischiati nei nostri interessi, che tanto spesso creano guai, a noi e agli altri. Questi, forse, i nostri guai quotidiani… Signore, non ci basta ancora la Tua croce?
    Preghiamo per le migliaia di vittime delle guerre, per Laura, mamma di famiglia che affronta una brutta malattia.

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  2. sr Alida

    Fa o Signore che avvertiamo i tuoi richiami come amore per noi, preghiamo per il Congo e per Laura

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