lunedì 24 settembre

di | 23 Settembre 2018

la notte della sapienza chagallqoelet 5,1-7

[1]Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò le tue parole siano parche, poiché [2]Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto. [3]Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. [4]E’ meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. [5]Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e non dire davanti al messaggero che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga il lavoro delle tue mani. [6]Poiché dai molti sogni provengono molte delusioni e molte parole. Abbi dunque il timor di Dio. [7]Se vedi nella provincia il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un’autorità veglia un’altra superiore e sopra di loro un’altra ancora più alta: [8]l’interesse del paese in ogni cosa è un re che si occupa dei campi.

Commento

Questo brano ci offre una chiave di lettura per comprendere il Dio di Qoelet. Credo che questo brano è molto utile per noi, per mettere a fuoco chi è il nostro Dio. il saggio dice che Dio non è un Dio a nostra disposizione per fare quello che ne vogliamo, per assolvere le nostre richieste. Esso va prima di tutto ascoltato, poi va rispettato nel suo immenso mistero. Mantieni la giusta distanza da Dio, egli non è l’amico, ma il Dio della tua vita. Ci viene chiesto di costruire il giusto rapporto tra noi e Dio, egli è Dio noi siamo i suoi figli. Egli è onnipotente nell’amore, noi siamo fragili quando proviamo ad amare. Come mi devo accostare a Dio? qoelet dice che è meglio accostarci alla giustizia di Dio verso il povero, che continuare a offrire sacrifici a Dio. di più ancora, qoelet diffida dei riti, ma propone un cuore che ascolta. In questo senso il saggio è molto laico, poco religioso. Sembra che qoelet raffreddi tutti quei sentimenti di entusiasmo verso Dio e tenga conto soltanto della serietà, della grandiosità del rapporto con Lui. Si passa da una religiosità delle emozioni ad un che mantiene la parola data nei confronti di Dio e dell’uomo. Sappiamo bene come è complicata la questione di mantenere le promesse. Ma questo è l’unico vero rapporto che possiamo costruire con Lui.

Preghiamo

Ricordiamo ancora una volta don Sergio nel giorno del suo funerale.

4 pensieri su “lunedì 24 settembre

  1. sr Rita

    Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola …
    Come è saggio questo invito di Qoelet!!!Le relazioni sarebbero migliori e il nostro vivere più coerente e buono. Ci sia dato crescere nell’ascolto della parola di Dio che diventa criterio pedagogico anche per la vita di tutti i giorni.

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  2. srAlida

    Mantenere un giusto rapporto con Dio,non di parole ,rispettato nel Suo mistero….Ascoltare e custodire in cuore come Maria ,mi unisco alla nuova preghiera per don Sergio e il Signore ci aiuti nel dono dell’ascolto

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  3. . Elena

    Il mio essere piccolo, fragile, incoerente davanti a Dio e alla sua parola, mi rende consapevole che l’ascolto, il silenzio e la ricerca del bene in ogni cosa hanno precedenza. Chiedo al Padre occhi, orecchie e bocca più giusti e umili.
    Unisco la mia preghiera per don Sergio e per mia figlia Chiara che oggi compie gli anni e coltiva un buon progetto di vita.

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  4. srAlida

    Auguri a Chiara ,custodisca il Signore il progetto della sua vita,preghiamo perchè ogni giovane si ricordi che il Signore c’è .

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