lunedì 24 maggio

di | 23 Maggio 2021

lc. 3,10-18

10 Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». 11 Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». 13 Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». 18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.

Commento

Il messaggio, le parole di Giovanni Battista sono un misto tra monito, cambiamento e buona novella. Ma alla fine anche lui sembra piegarsi alla buona novella. Si dice infatti che con molte altre esortazioni annunciava al popolo la buona novella. Luca, commentando quel che dice il Battista, chiama le sue parole esortazione o consolazione e poi il suo annuncio lo chiama la buona notizia, il Vangelo. Il Battista annuncia già il Vangelo perché egli è totale apertura alla venuta e all’avvento del Signore Gesù. mi sembra importante questo particolare di come Giovanni si metta sulla scia di Gesù e parla del suo messaggio come di una buona notizia. È fondamentale credere che siamo chiamati non a giudicare o a insegnare, ma a consolare e a ricercare buone notizie da comunicare agli altri. Questo è il vangelo e questo è quanto ha fatto Gesù. in questa buona notizia noi impariamo ad accettare i nostri limiti, noi vediamo la grazia del Signore, noi possiamo decidere di cambiare. Dove c’è consolazione c’è anche speranza, dove c’è giudizio vi è solo chiusura.

Preghiamo

Preghiamo per i cristiani possano annunciare sempre buone notizie

2 pensieri su “lunedì 24 maggio

  1. Elena

    Annunciare buone novelle…
    Noi esser umani a volte siamo così tristi. Presentiamo un Dio triste, viviamo tristemente la nostra religione, i nostri riti,il culto, i canti, le parole. Trovo una serietà che sa di tristezza… A volte immagino e penso un Gesù pieno di vita, anche quando i discorsi sono seri, anzi serissimi, penso ad un Gesù trascinante, sconvolgente, appassionato nel parlare di Dio…di ciò che è bene, e bello nella nuova prospettiva. Rivedo il cammino della chiesa e penso a non molte persone capaci di annunciare buone novelle! Questo è un po’ il risvolto triste del nostro essere cristiani. Ed io? Quando penso al mio percorso di cristiana, sono capace di essere annunciatrice di buone novelle o sono un po’ spenta, triste e rassegnata anche io???
    Oggi ricordo la mia mamma nel giorno in cui è tornata nella braccia del Padre e ricordo al Signore le vittime della funivia di Stresa.

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  2. sr Alida

    Che cosa dobbiamo fare? Annunciare la lieta notizia del Vangelo.. Questo mi ricorda la frase del Palazzolo : Adopera tutti quei modi che la carità di Cristo di insegnerà. Preghiamo perché possiamo annunciare lieti annunci con tutti i cristiani. Un caro ricordo per la mamma di Elena, e preghiera per l’accaduto di Stresa

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