Lunedì 23 marzo

di | 22 Marzo 2020

Lunedì 23 marzo ’20 – Lc 17,22-25   

22Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. 23Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. 24Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. 25Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.

Commento

Forse nei giorni tribolati come questi noi vorremmo vedere il figlio dell’uomo, vorremmo da Lui qualche certezza in più. Vorremmo, ma i segni che abbiamo di fronte non ci dicono di una presenza buona, ci dicono di un mistero insondabile. Mi sembra che Gesù non voglia rimproverare questo desiderio, ma certamente non può accettarlo e ne vede tutti i pericoli e le negative conseguenze. Il desiderio che finalmente si realizzi il Regno di Dio su questa povera terra ha sempre accompagnato l’esperienza cristiana, con conseguenze nefaste, perché per forzare i tempi e le situazioni, si è poi fatto uso di forze non certo evangeliche. Ma il Regno di Dio non si impone con le botte e con le spade. E questo bisogna dirlo anche per i più modesti desideri a che “la famiglia funzioni” o “che “la comunità funzioni”, o che anche “la Chiesa funzioni”… Ma tutto questo non corrisponde alla volontà di Dio e quindi neppure al bene dell’umanità. Dunque: questo non lo vedrete. Vedrete altro. Che cosa dobbiamo imparare a vedere in questo tempo? Che cosa ha il gusto del vangelo in questi giorni? Quello che dobbiamo vedere è che prima il figlio dell’uomo deve soffrire. Cioè dobbiamo attraversare questo tempo di sofferenza, come Gesù ha attraversato la sua passione. Aggiungo solo che attraversare il tempo della sofferenza lo si può fare come un atto di amore e di dedizione verso gli altri. E allora forse ha senso.

Preghiamo

Preghiamo per il nostro vescovo e per tutti i sacerdoti.

4 pensieri su “Lunedì 23 marzo

  1. Sr Rita

    Il vangelo parla della sofferenza di Gesù prima della sua venuta. Il nostro tempo parla della sofferenza dell’uomo, prima che Gesù si riveli più in profondità come Colui che vive la compagnia dell’uomo. Non so cosa succederà durante e dopo questa prova. Gesù è venuto e continua a venire. Ci sia dato riconoscerlo e accoglierlo dentro la nostra vita. Per Il Vescovo Francesco e per tutti i sacerdoti della diocesi lo Spirito dia sapienza e forza.

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  2. Elena

    Penso all’invocazione del Padre Nostro, venga il tuo regno. Ma se io non ho occhi, e soprattutto cuore per vederlo?
    Tutti ci aspettiamo cose strabilianti dal Regno di Dio? E se questo abitare insieme al Signore, e compiere la sua volontà ogni giorno nelle piccole cose, guardando l’altro e uscendo da me stessa, fosse il realizzarlo? Il compierlo? Credo che la nostra esistenza sia costantemente impregnata, coinvolta, responsabile, nella realizzazione del Regno di Dio. Qui, ora, ogni giorno, con tutto quello che sono. Unisco la mia preghiera alla vostra per il vescovo Francesco e per i sacerdoti. Anche per loro è un tempo davvero difficile.

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  3. Pinuccia

    Un atto d’amore e di dedizione verso gli altri, anche semplicemente verso i nostri famigliari stanche e impauriti. Prego per tutti i sacerdoti e per tutte le persone che fanno più fatica ad attraversare questa sofferenza.

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  4. srAlida

    Di certo questo tempo non impedisce di viverlo come atto di amore per Lui e dedizione per i fratelli e nelle nostre piccole cose realizzare con il Suo aiuto il Suo Regno .Donaci Signore occhi per riconoscerti e coglierti in ogni sofferenza ed un cuore credente ,riconoscente a Te che in questo mistero di sofferenza operi comunque non ci abbandoni …Prego con voi per il vescovo e per tutti i sacerdoti ,anche per te don Sandro e per voi è un tempo di maggior fatica e sofferenza ,grazie per tutti i mezzi per trasmetterci la Sua presenza .

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