lunedì 23 giugno

1 Cor. 15,1-5

1 Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, 2 mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano. 3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; 5 che apparve a Cefa, poi ai dodici.

Commento

Il confronto tra Paolo e  i Corinti in questo capitolo si pone su un altro livello. Potremmo dire che al centro di questo confronto è posto il vangelo e non la sapienza dei rappresentanti della comunità. questo è il dato importante. Il vangelo è ciò che unisce in una comune adesione l’apostolo e la sua comunità. Ma, ancor più profondamente è ciò che caratterizza la fede di entrambe, il fondamento di qualsiasi discorso sulla risurrezione dei morti. Questo è il Vangelo che Paolo ha annunciato ai Corinti. Costoro lo hanno accolto e in esso si sono rafforzati nella fede. Paolo ci tiene a sottolineare di non aver inventato lui questo Vangelo, ma di averlo ricevuto dalla tradizione apostolica e di averlo custodito con fedeltà. In questi versetti possiamo vedere l’inizio di una professione di fede in Gesù morto e risorto. Tale professione di fede si articola in tre frasi: Cristo morì per i nostri peccati secondo la Scritture è la prima di queste affermazioni e di seguito vengono: che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno e per finire:  che apparve a Cefa, poi ai dodici. Questa e la fede ricevuta e trasmessa da Paolo ai Corinti.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli ammalati.