lunedì 22 febbraio

di | 21 Febbraio 2021

Giobbe 19,21-29

21Pietà, pietà di me, almeno voi, amici miei,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
22Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
25Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro.
Languisco dentro di me.
28Voi che dite: «Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?»,
29temete per voi la spada,
perché è la spada che punisce l’iniquità,
e saprete che c’è un giudice».

Commento

Giobbe ora cambia registro, non più solo una preghiera che sembra un lamento, ma una preghiera che è una supplica. Queste parole del libro di Giobbe sono tra le più conosciute e forse sono anche le più alte del libro. Egli parte da una convinzione che Dio lo riabiliterà in maniera piena. Adesso ha la certezza: Dio sarà il suo grande Avvocato e proclamerà, dopo la sua morte, la sua innocenza. Vede un Dio che gli ritornerà amico e si commuove davanti a questa prospettiva. Questa dichiarazione di Giobbe è la riapparizione di una fede che si può paragonare a uno scoglio che viene coperto ripetutamente dalle onde, ma che riemerge ogni volta nella sua solidità. Questa fede riposa sulla natura stessa di Dio, sulla perfezione della sua giustizia. Dio non sarebbe più Dio, se rimanesse definitivamente in silenzio di fronte alla verità e all’innocenza offese. La rivendicazione di Giobbe è la stessa rivendicazione di Dio. Se Dio esiste ed è giusto, non possono restare impuniti i crimini commessi da persone che, invece di ricevere in questa vita la retribuzione che meritavano, godono di prosperità. Sarebbe anche inaccettabile che un giorno non prevalesse la difesa di coloro che hanno sofferto innocentemente in questo mondo. Le ingiustizie umane non possono perpetuarsi nel tempo. La rettitudine di Dio risplenderà un giorno in modo inequivocabile. La difesa di Giobbe inizia da qui. Ma vedremo che approderà lentamente ad una nuova immagine di Dio.

Preghiamo

Preghiamo per Claudio

2 pensieri su “lunedì 22 febbraio

  1. Elena

    La giustizia di Dio…
    Quante volte ci appelliamo a questa! Perché non ci resta altro o perché ci crediamo fermamente! Giustizia Signore, nella Tua misericordia e nella Tua grandezza. Trova un’altra dimensione di Dio, chi crede nella Sua giustizia. E tutto il resto, tutte le umane credenze poi gli avanzano…
    Prego per Claudio e chiedo una preghiera per mamma Magdalena che è tornata nelle braccia del Padre, e per la sua famiglia nel dolore.

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  2. sr Alida

    Io so che il mio Redentore è vivo.. Penso basterebbe questa certezza per vivere bene la vita. Supplicare fortemente e credere alla speranza divina che di certo non mancherà…. Mi unisco alla preghiera per Claudio. Per Magdalena e famiglia, per mamma Caterina e figlie.

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