lunedì 21 giugno

di | 20 Giugno 2021

Lc. 6,46-49

46 «Perché mi chiamate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia. 48 Assomiglia a un uomo il quale, costruendo una casa, ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta un’alluvione, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto smuoverla perché era stata costruita bene. 49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, assomiglia a un uomo che ha costruito una casa sul terreno, senza fondamenta; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la rovina di quella casa è stata grande».
commento

Noi dovremmo abitare una casa dove ci sono persone che amiamo, dove siamo amati. La casa è il luogo della sicurezza, della tranquillità, così dovrebbe essere. La casa di cui parla il vangelo di oggi è la casa di Dio e lì noi dovremmo trovare tranquillità e pace. Dio ama eternamente l’uomo, eternamente ci accoglie da sempre, quella è la nostra casa. Qual è la nostra casa? Esattamente è la Parola dove l’uomo sta di casa. Le parole di Gesù che ha appena detto sulla misericordia sono la casa dell’uomo. Lì possiamo stabilire relazioni di accoglienza reciproca, dove possiamo stare di casa l’uno presso l’altro. Dove possiamo vivere positivamente le nostre relazioni. Queste parole che fanno la nostra casa si possono ascoltare o no viverle oppure no. Proprio le parole che abbiamo sentito sulla misericordia sono da approfondire, da scavare e ci fanno porre le fondamenta della nostra vita sulla roccia, stabile. quando vengono le difficoltà della vita e sono uguali sia per i buoni che per i cattivi: irruppe il fiume, le acque – sono simbolo della morte, delle difficoltà che si abbattono sulla casa – non ebbero la forza di scuoterla, perché fu ben costruita. Perché ben costruita? Perché ho ascoltato questa parola e la vivo, e ho scavato e ho approfondito, e ho posto il fondamento della tua vita su questa roccia che è questa parola di misericordia.

Preghiamo

Preghiamo per il mondo del lavoro

2 pensieri su “lunedì 21 giugno

  1. Elena

    La stabilità, la solidità sono cose importanti per ciascuno di noi. Se la casa non è stabile e solida, non è credibile, perché non ci protegge, non è rifugio sicuro. Se penso al Vangelo e alla Parola di Dio, vi trovo credibilità, oltre ogni nostra parola umana. Perciò solidità e stabilità. E questo modo di essere, di esprimersi, di vivere può diventare il nostro, affinché possiamo essere accoglienti e rifugio sicuro per chi si affida a noi. Il succo dell’essere cristiani parte dall’esempio… “Come io ho amato, come io ho fatto, così anche voi…” Gesù lo dice spesso e fa della propria vita un esempio. A volte riusciamo a seguirne un po’ la traccia e gli altri hanno bisogno, come noi , di amore e misericordia, di solidità, stabilità e credibilità. A volte siamo molto lontani dal Signore, perché ci confondiamo e conduciamo vite ed esperienze di superficie. Allora, Signore, afferraci quando la fiumana distrugge le nostre vite e non lasciare che siamo trascinati via!
    Una preghiera per il mondo del lavoro.

    Rispondi
  2. sr Alida

    Stabilità, poggiare su ciò che sicuro e solido, quanto richiesto alla casa e alla chiesa come strutture, ove si vivono le relazioni… è richiesto al nostro cuore…
    Donaci Signore un cuore che pone sicurezza e stabilità solo in Te.. In Te trovino consolazione e forza tutti i malati, il mondo del lavoro, chi deve superare la tempesta dentro o fuori.. Oggi S. LUIGI preghiamo per chi porta questo nome.

    Rispondi

Rispondi a Elena Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.