lunedì 19 aprile

di | 18 Aprile 2021

Fil. 2,5-11

5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
6 il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
7 ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
8 umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
9 Per questo Dio l’ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
10 perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
11 e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

commento

questo testo per molti è conosciuto. è un inno a Cristo contenuto proprio in questa lettera. un inno in cui si invita ad avere gli stessi sentimenti di Cristo, lo stesso sentire di Cristo. la comunità di filippesi come ogni nostra comunità deve diventare specchio del sentire di Gesù. Il principio dell’etica cristiana non è una norma. Il principio della nostra vita concreta è la storia di Gesù: quel che lui ha fatto, detto e vissuto. E qui si presenta nel modo più sintetico la sua storia.  questa storia si manifesta come uno spogliarsi, un farsi servo, un abbassarsi. in questo testo ci sono tutte le caratteristiche dell’amore cristiano. svuotarsi, assumere la forma dell’altro, farsi più piccolo e poi dice farsi obbediente La parola “obbediente” in greco vuol dire “ascoltare stando sotto, sottomesso”. L’amore è sottomissione, non è dominio, è servizio, è andare incontro al desiderio dell’altro e non solo per un momento, ma fino alla morte, cioè tutta la vita a servizio, tutta la vita di Gesù è un servizio, un obbedienza fino alla fine all’uomo.

preghiamo

preghiamo per le nostre comunità.

2 pensieri su “lunedì 19 aprile

  1. Elena

    La mia mamma e il mio papà hanno avuto nove figli, otto viventi, ci hanno cresciuti tutti e fatti studiare. La loro, una vita di servizio, anche reciproco, fino all’ultimo respiro. Alla fine, la mia mamma si è spenta dicendo di sé stessa che “non serviva” più a nessuno, che non voleva essere di peso. Io penso e sento che la sua vita sia servita fino all’ultimo. Alla fine per insegnarci un servizio fatto di gratuità, fatto di amore e di cura per la fragilità, in lei tutte le fragilità delle persone anziane e malate. Il servizio è fatto di amore, a volte anche solo di sguardi che percepiscono il bisogno e lo fanno proprio.
    Il servizio di cui parla Paolo è di alto livello, il suo rapporto col Signore è di alto livello. Io conosco e pratico un servizio più terra-terra, ed il mio rapporto col Signore è più terra-terra, nel senso che molto spesso Lui viene a raccogliermi da terra per rialzare il mio sguardo sulla Sua misericordia. È Lui che serve me nel non lasciarmi là dove sono impantanata. Ed è allora che comprendo il Suo concetto di servizio per l’uomo, quando mi viene a cercare per riportarmi alla luce.

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  2. sr Alida

    Condivido le vostre profonde e belle riflessioni di questo tratto del del servire,dei tratti della vita cristiana, della storia di Gesù, dell’alveare i suoi sentimenti. Prego con voi per le nostre comunità.

    Rispondi

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