Rom. 9,6-13
9 Queste infatti sono le parole della promessa: Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio. 10 E non è tutto; c’è anche Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre: 11 quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene o di male – perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull’elezione non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama – 12 le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore, 13 come sta scritto:
Ho amato Giacobbe
e ho odiato Esaù.
14 Che diremo dunque? C’è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! 15 Egli infatti dice a Mosè:
Userò misericordia con chi vorrò,
e avrò pietà di chi vorrò averla.
16 Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che usa misericordia.
Commento
Per dimostrare che anche per gli israeliti vi è la possibilità della salvezza portata dal Signore Paolo fa un grande uso in questi capitoli della sacra scrittura, delle parole del vecchio testamento che tendono a mostrare come Dio ha sempre cercato di fondare con il suo popolo un rapporto segnato nell’alleanza e non sulla legge. E se questo è vero vuol dire che, grazie alla misericordia di Dio, e non per l’azione umana anche gli israeliti possono accedere alla salvezza. Il vero problema è che al tempo di Paolo i giudei in qualche modo ritenevano che solo le opere e la legge operavano la salvezza, di fatto ragionando in questo modo il popolo che aveva conosciuto per primo l’alleanza e la promessa si era come auto escluso da questa alleanza. Quella che scrivo adesso è soltanto una mia riflessione molto personale. Ritengo che oggi il popolo di Israele con le scelte che sta facendo non può accedere all’alleanza e alla salvezza. Ritengo che deve almeno riconoscere che non si è popolo eletto per privilegio, ma che debba in qualche modo avviare un percorso di pacificazione generale. Certo questo è un mio pensiero. Paolo comprende bene che è solo nella misericordia di Dio che si ottiene la salvezza.
Preghiamo
Preghiamo per Israele e per la Palestina possano trovare ragioni di pace
Che pensare davanti a dei popoli in guerra? Dio non ha il mio pensiero o la mia reazione, ma certo che Israele deve trovare una soluzione di Pace. Mi unisco alla preghiera di oggi perché Israele Palestina inizino un percorso di pace.
Grazia e misericordia, due degli ingredienti di salvezza. Personalmente credo che Dio ci ami profondamente, tutti, indistintamente. E credo che voglia salvezza per ciascuna delle sue creature. Penso anche che tutto abbia un inizio, e che la salvezza sia venuta da un popolo piuttosto che da un altro, presumo abbia radici nella storia. Siamo tutti chiamati all’amore e dall’amore di un Dio che viene tra noi. Io non mi sento eletta o privilegiata. Mi sento amata ed in questo amore in cui credo voglio stare, a costi ,a volte, molto alti, con scelte spesso, piuttosto complicate ma libere anche dalle leggi. E se questo è sbagliato o incompleto, beh, sarà lo stesso Signore a dirmelo…
Prego per Palestina ed Israele, terre in cui non si riesce più a vedere e a cogliere l’amore di Dio.