lunedì 13 aprile

di | 12 Aprile 2020
I discepoli di Emmaus – Arcabas

lunedì tra l’ottava di pasqua o dell’angelo – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.

Commento

Se diciamo lunedì fra l’ottava di Pasqua noi andiamo a sottolineare che ci sono 8 giorni per quella che potremmo chiamare la rinascita, la nostra rinascita, la ri-creazione il tempo di una nuova creazione. Ricordate i 6 giorni con cui Dio crea il mondo e poi lui ci mette il 7 giorno del riposo. E l’ottavo giorno? il Signore non è risorto il sabato, nel giorno santo per gli ebrei, ma nel giorno dopo il sabato, quello che noi chiamiamo domenica. I Padri della Chiesa trovarono subito una connessione tra il significato del “giorno dopo il sabato” e il primo giorno della creazione nella Genesi. Dicendo che Cristo è risorto si intende la “nascita della nuova creazione che avviene nel primo giorno della “nuova” settimana. In questo giorno Cristo che ha sconfitto la morte e ha riscattato l’uomo salvandolo dal male. Ecco perché ricordiamo l’ottava di pasqua. Se invece parliamo del lunedì dell’angelo il significato cambia un po’. Angelo è annuncio, vangelo, parola bella. E nel vangelo di oggi troviamo un significato a questo annuncio. Gesù dice, annuncia alle donne di chiedere ai discepoli di andare in Galilea perché lì lo avrebbero visto risorto.  La Galilea è la terra di periferia’ cara a Gesù, nella quale egli aveva iniziato la sua predicazione. Di là dovrà ripartire anche il Vangelo della Risurrezione. È questo un invito che vale per tutti i discepoli di Cristo! Ogni generazione deve raggiungere la propria Galilea per incontrare il Risorto e annunciarlo a tutti, perché tutti lo possano incontrare. Dobbiamo andare alle periferie del mondo per incontrare la nostra Galilea? Non credo. Credo che oggi ogni luogo è Galilea, confusione e allora si tratta di portare annunci buoni e belli la dove c’è confusione.

Preghiamo

Preghiamo per tutti quei luoghi della terra dove c’è la guerra.

2 pensieri su “lunedì 13 aprile

  1. sr rita

    Angeli, donne, Galilea, il Risorto…periferie. Ci sono tutti gli elementi per una missione evangelica possibile a tutti. Prego affinché ciascuno di noi si situi dentro questa missione con cuore appassionato.

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  2. Elena

    È appassionato l’incontro col Risorto. L’attesa diventa incontro, abbraccio, adorazione. La speranza ed il desiderio diventano missione, movimento di senso. Gesù chiama ognuno di noi ad incontrarlo attraverso una vita nuova, piena di significati differenti e vivi. Vita di senso. È questo incontrare Gesù? Ed incontrarlo ogni giorno, e ancora, e ancora, fino alla fine dei nostri giorni, scegliendo di muovere i nostri passi e la nostra fede in una precisa direzione… Preghiamo per ogni periferia come luogo di incontro con il Signore, non come luogo “abbandonato da Dio”…

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