lunedì 12 ottobre

di | 11 Ottobre 2020

Mc 9,42-50              

42 Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43 Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. [44] 45 E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. [46] 47 E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49 Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. 50 Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

Commento

Lo scandalo è essere di inciampo alla fede, alla vita di un altro. Lo scandalo è paragonabile quasi ad una aggressione verso un piccolo;  i piccoli del vangelo sono la parte forse più delicata della vita umana, ma sono anche i prescelti dal Signore, stanno al centro. Anche solo perché nella loro piccolezza non possono fare altro che fidarsi di chi è grande, di chi è adulto. Allora vuol dire che un adulto, anche nella fede ha come una responsabilità grandissima nei confronti dei piccoli, di quelli che fanno fatica a credere. Ecco perché non li possiamo scandalizzare con il nostro esempio, non possiamo essere di inciampo alla loro vita. La richiesta diretta ed esplicita di Gesù è quella di “mortificare” la sorgente dello scandalo, mano o piede o occhio che sia. Non si può perdere il dono che abbiamo ricevuto e che immerge la nostra umile vita nella vita del Figlio di Dio che nell’obbedienza al Padre si fa piccolo fino alla croce. Mani, piedi, occhi  sono gli elementi attraverso i quali entriamo in relazione con gli altri. Anche con i piccoli, soprattutto con i piccoli. Ecco perché dobbiamo essere capaci di costruire relazioni di sguardi, di parole, di vicinanza che non devono mai diventare oggetto di inciampo per gli altri. Tutto deve essere finalizzato al bene dell’altro, non al bene mio personale. Credere non è prima di tutto un fatto intellettuale, ma una condizione e un’esperienza della vita. e allora la nostra vita deve avere il gusto, il sapore del sale e la forza del fuoco dello spirito. Con il sale, sapore e con il fuoco dello spirito riusciremo ad essere di esempio per tutti.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

Un pensiero su “lunedì 12 ottobre

  1. sr Alida

    Sale e sapore per rendere buone e vere le relazioni la vita che ci vien donata.. Rendici custodi della nostra vita è di quella di chi ci pone accanto. Prego con voi per la pace

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