lunedì 12 aprile

filippesi 1,1-6

Paolo e Timòteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi: 2grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. 3Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. 4Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia 5a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. 6Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Commento

Dopo Giobbe e dopo il tempo pasquale iniziamo una nuova avventura. Leggeremo e commenteremo la lettera di Paolo ai Filippesi. Questa piccola lettera è stata definita la lettera dell’esperienza cristiana che si può riassumere così: Cristo mi basta. Si tratta di una lettera molto confidenziale, lo si vede anche da queste prime righe: a tutti i santi che sono in Filippi. È una lettera carica di bei ricordi per Paolo che scrive dal carcere. Sempre mi ricordo voi e quando prego per voi lo faccio con gioia.  Paolo ha fondato questa comunità di Filippi intorno all’anno 49 o 50 d.c.  la lettera è scritta circa negli anni 55 d.c. . il motivo di tale lettera è prima di tutto quello di ringraziare i Filippesi per tutti i doni di grazia che Paolo ha ricevuto da loro. E poi come secondo motivo quello di convincere i Filippesi a rimanere fedeli al vangelo di Cristo che Paolo aveva predicato e che rischia di essere messo in dubbio da falsi predicatori. In questo inizio è interessante come tutti nella comunità sono chiamati santi, perché tutti uniti a Gesù Cristo nel battesimo e in una vita di comunione e di intimità con il Signore. Tutti possiamo essere santi se davvero viviamo questa amicizia e comunione con il Signore.

Preghiamo

Preghiamo per le nostre comunità