luce attenta

di | 13 Dicembre 2021

La nostra pianta di cachi che sta appena fuori casa, anche quest’anno è stata generosa. Ha prodotto un sacco di cachi. Ed erano anche buoni. Mi hanno insegnato, da mio nonno fino a don Roberto, che vanno sempre lasciati dei cachi sulla pianta. Sono cibo prelibato per passeri, merli, stornelli e l’uccellino del freddo, cioè lo scricciolo. Ieri mattina guardavo la pianta e pensavo: di stornelli quest’anno neanche l’ombra, di merli ne sono passati alcuni e poi vedo che si posa su un ramo uno scricciolo che si gusta un pezzetto di caco. E poi se ne va tranquillo. È stata una bellissima scena, una scena di una simpatia incredibile. Lo scricciolo era come illuminato da un pezzetto di luce, da un piccolo raggio di luce e il frutto del caco e il ramo a cui era appeso il frutto non hanno fatto una piega; hanno accettato l’ospite e hanno lasciato che il piccolo scricciolo gustasse il dolce caco. E poi finito tutto lo scricciolo se ne andato, prima però ha fatto un inchino alla pianta. Il tutto è avvenuto in 30 secondi. Mi sto abituando a guardare anche queste minuscole e rapide scene. E sono scene veramente simpatiche. Faccio due passi in mezzo alla neve che non si è ancora sciolta e in mezzo ad un freddo che punge sul volto. Se voglio illuminare la mia vita di luce devo fare molta attenzione a non prendere tutto per me, ma a lasciare anche per altri. Ci vuole attenzione in questa operazione, perché altrimenti lascio agli altri solo lo scarto e niente di più. Invece deve essere una condivisione piena, unica, vera. Una condivisione attenta. E allora sarà luce per me e per gli altri. Ma c’è di più, devo essere attento anche a lasciarmi mangiare. Ed anche qui distinguo: non mi lascio mangiare dai mille affanni., questo non va bene; mi lascio invece mangiare dal bene per gli altri, questo va bene! Come il caco che lascia dei cachi per altri. La condivisione esige che il tutto sia distribuito in parti uguali, il principio economico che sottostà alla condivisione attenta non è quello produttivo, ma quello del dono in parti uguali. Il dividere in parti uguali, il lasciare per ciascuno un pezzo uguale all’altro è segno di pace e di giustizia. Il mio caco dona i suoi frutti a tutti e noi ce li accaparriamo come nostra proprietà. Mentre il dono richiede di lasciare per altri. Ci vuole molta attenzione per fare tutto questo. Ci vuole una luce attenta per lasciare un dono ad altri. Una biografia di luce si riesce a scrivere quando si divide la luce in parti uguali quando i beni della terra non sono miei ma di tutti, quando il dono diventa fratellanza e quando l’economia non è profitto per pochi, ma dono per tanti

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